Castelli di rabbia
Variante: E' Jun. E' Jun che se ne va. Ha un libro, in mano, che la sta portando lontano. Addio, Dann. Addio, piccolo signor Rail, che mi hai insegnato la vita. Avevi ragione tu: non siamo morti. Non è possibile morire vicino a te. Perfino Mormy ha aspettato che tu fossi lontano per farlo. Adesso sono io che vado lontano. E non sarà vicino a te che morirò. Addio, mio piccolo signore, che sognavi i treni e sapevi dov'era l'infinito. Tutto quel che c'era io l'ho visto, guardando te. E sono stata ovunque, stando con te. E' una cosa che non riuscirò a spiegare mai a nessuno. Ma è così. Me la porterò dietro, e sarà il mio segreto più bello. Addio, Dann.
“Emilia: Oh, ma chi ha potuto farvi questo?
Desdemona: Nessuno… Io… da sola… Emilia addio! Ricordami al cortese mio signore. Oh addio!…”
ultime parole
atto V, scena II; traduzione di Goffredo Raponi
Emilia: O, who hath done this deed?
Desdemona: Nobody; I myself. Farewell... Commend me to my kind lord: O, farewell!
Otello
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317 p. 235
Poesie, Pessoa ortonimo, Messaggio, Quartine di gusto popolare
“Ho avuto una vita felice e ringrazio il Signore. Addio e che Dio vi benedica!”
scritta lasciata da McCandless all'interno del Magic Bus
citato in Jon Krakauer, Nelle terre estreme, p. 259
“Oh, mio Signore […]. Colpiscimi e risuonerò come una campana!”
Origine: Un mondo battuto dal vento, p. 220
“Addio Francia! Addio Francia! Io penso che non ti rivedrò mai più.”
in Brantôme, Vies des dames illustres, disc. III