“Or, nel rincontrare particolarmente i luoghi della civile, egli sentiva un sommo piacere in due cose: una in riflettere nelle somme delle leggi dagli acuti interpetri astratti in massime generali di giusto i particolari motivi dell'equità ch'avevano i giureconsulti e gl'imperadori avvertiti per la giustizia delle cause: la qual cosa l'affezionò agl'interpetri antichi, che poi avvertì e giudicò essere i filosofi dell'equità naturale; l'altra in osservare con quanta diligenza i giureconsulti medesimi esaminammo le parole delle leggi, de' decreti del senato e degli editti de' pretori, che interpetrano: la qual cosa il conciliò agl'interpetri eruditi, che poi avvertì ed estimò essere puri storici del diritto civile romano.”

p. 5

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

Citazioni simili

Ludovico Antonio Muratori photo

“Non debbano i giudici col pretesto dell'equità assassinar la giustizia.”

Ludovico Antonio Muratori (1672–1750) storiografo italiano

Dei difetti della giurisprudenza

Antonio Genovesi photo

“Mi piace che il giureconsulto sappia le lingue, sappia la storia: ma se non sarà filosofo riempirà i suoi commentari di ciarle.”

Antonio Genovesi (1713–1769) scrittore, filosofo e economista italiano

da Discorso sopra il vero fine delle lettere e delle scienze

Eneo Domizio Ulpiano photo

“La giustizia è l'arte della bontà e dell'equità.”

Eneo Domizio Ulpiano (170–228) politico e giurista romano

1.1.1pr

Eugéne Ionesco photo
Jim Morrison photo

“Dietro la tirannia c'è una precisa filosofia: ideali pressocché fanatici di equità e giustizia, e ferma devozione a un qualche Dio.”

Jim Morrison (1943–1971) cantautore e poeta statunitense

Versi poetici e dichiarazioni di guerra

Francesco Mario Pagano photo
Albert Einstein photo
Walt Whitman photo
Antonio Genovesi photo

“Molti non hanno capito e non capiscono ancora che si voglia dire questa parola Aequitas, che i Greci chiamano epiìcia. L' aequitas in tutta la lingua Latina non suona altrimenti che Justitia, e laequum e 'l justum in tutte le leggi de' Romani son parole sinonime. AEquitas è dunque così parola di rapporto, come Justitia. Or Justitia è il perfetto combaciamento, l'esatta giustezza di qualche cosa col suo regolo. Due sono in morale i regoli, che i popoli civili hanno per la giustezza delle loro azioni: I. il jus civile. II. il jus di natura. Le leggi civili son nate per sostegno di questi jus; dunque sono anch'esse sottomesse al regolo: e questo regolo è la legge di natura. La legge di natura de' jus, cioè delle proprietà di ciascuno; dunque le leggi civili debbono avere il medesimo ufficio. Ma perché nelle città si cede a certi jus per formarne il jus pubblico, onde vi son creati di certi jus che non sono nello stato naturale, avviene alle volte che un'azione si combacia esattamente con la legge civile, ma non già col jus naturale. Allora il giudice dee studiarsi di avvicinare il più che si può la definizione della legge civile alla naturale. Questa equazione, o approssimazione, fu detta da'Greci Epiicia (vedete Aristotile negli Eudemj) e dai Latini Aeqvitas. Se la prima legge delle civili società è Salus Pubblica, seguita che la compassione per potersi dire equa, debba piegare a questa legge generale. Dove favorisce il privato col discapito pubblico, non vi è più quell'equazione col jus naturale ch'è detta; dunque è iniquità. Questi giudici dunque sono per ignoranza iniqui e crudeli, quando credono di esser giusti e umani.”

Antonio Genovesi (1713–1769) scrittore, filosofo e economista italiano

Origine: Lezioni di economia civile, p. 112

Pietro Maffi photo

Argomenti correlati