“E quando un soldato italiano muore, il suo corpo rimane aggrappato alla terra, ma le stelle della sua giubba si staccano e salgono in cielo ad aumentare di due piccole gemme il firmamento. Per questo, forse, il nostro cielo è il più stellato del mondo. "Le stellette che noi portiamo" non rappresentano soltanto "la disciplina di noi soldà", ma rappresentano le sofferenze e i dolori miei, di mio padre, dei miei figli e dei miei fratelli. Per questo le amo come parte di me stesso, e con esse voglio ritornare alla mia terra e al mio cielo.”
Origine: Diario clandestino, p. 92
Argomenti
dolore , due-giorni , terra-terra , arte , mondo , cielo , corpo , disciplina , firmamento , fratello , italiano , padre , parte , piccolo , sofferenza , soldato , stella , stesso , terra , voglia , forseGiovannino Guareschi 52
scrittore italiano 1908–1968Citazioni simili

“Quanto sarò infelice in Cielo, se non potrò fare dei piccoli piaceri in terra a coloro che amo!”
Teresa di Lisieux
(1873–1897) religiosa e mistica francese
29 giugno 1897
Pietro Mastri
(1868–1932) poeta e avvocato italiano
Filippo Gatti
(1970) cantautore, musicista e produttore discografico italiano
da Le sirene e le stelle, n.8
La testa e il cuore