“Comincio ad averne visti molti di spettacoli in questo mondo, ma non ne ho mai visto nessuno così bello come la guerra. Avevo ancora gli occhi pieni di quegli abbagliamenti notturni — gli occhi pieni, gli occhi ancora dilatati quando ci pensavo — quando, alcune settimane più tardi, ad armistizio ormai firmato, mi ritrovai per la prima volta in un cinema. Sullo schermo, alcuni negri che avrebbero fatto disonore alle scimmie si dimenavano, alcune ballerine celebravano la grande parata d'isteria n. 1: era New York. Poi fu la volta di un cornuto alcolizzato, manovrato da una puttana, del tipo donna di mondo, che era la sua moglie legittima: era la Costa Azzurra. E mi dissi, pacatamente, ma con quel non so che di certezza illuminata che devono avere i mistici quando dicono: «C'è solo Dio», mi dissi: «C'è solo la guerra. La guerra è la sola realtà». (pp. 136-137)”

Il solstizio di giugno

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 22 Maggio 2020. Storia

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27 dicembre 1906; Vergani, p. 248
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