“Per Umbertina l'unico mondo immaginabile diverso da Castagna era un paese di belle case, come quella di Don Antonio, dove tutti avevano galline e fiori nell'aia, o come quelle di Soveria Mannelli che appartenevano al farmaci­sta, al barbiere o ai negozianti. Una volta vi era stata per la festa del Corpus Domini e aveva visto i bei copriletti e le stoffe appese alle finestre e ai balconi in onore della processione e per mostrare a tutti l'importanza di ciascu­na casa. E nel vedere quelle coperte scintillanti di colori brillanti e di disegni floreali, Umbertina aveva capito che facevano parte di ciò che anche lei voleva. Per lei il mon­do nuovo di cui si parlava come di una specie di paradi­so sarebbe stato un posto dove tutti possedevano coper­te come quelle e avevano da mangiare a sufficienza ogni giorno.”

—  Helen Barolini , libro Umbertina

Origine: Umbertina, p. 49

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 04 Giugno 2020. Storia

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Origine: La promessa dei ciliegi, p. 101

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“Non fiori e rampicanti | ho sopra ai miei balconi, | né sguardi di passanti.”

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Origine: Sotto la stella d'autunno, p. 112

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