Alcesti, vv. 25-34; pp. 25-27
Nuove poesie
“[Agone verbale: Admeto e Ferete di fronte] Admeto: Vivi pure più a lungo di Zeus, così sia!
Ferete: Imprechi contro il genitore che non ti ha fatto nulla?
Admeto: Vedo che desideri tanto vivere a lungo!
Ferete: Come?! non sei tu che stai sotterrando costei al tuo posto?
Admeto: Sciagurato! questa è la prova della tua vigliaccheria!
Ferete: Non è morta per causa mia! Questo non puoi dirlo!
Admeto: AH! se avrai bisogno di me un giorno!
Ferete: Procurati parecchie mogli, così saranno in più a morire!
Admeto: è tua questa vergogna! sei tu che non hai voluto morire!
Ferete: Il piacere di portarmi alla tomba non l'hai avuto.
Admeto: Morirai comunque un giorno e ingloriosamente!
Ferete: M'importa poco la mala fama dopo morto!”
vv. 700 sgg., traduzione di Michela Mariani
Alcesti
Argomenti
due-giorni , tre-giorni , piacere , bisogno , causa , desiderio , fama , fatto , fronte , genitore , giorno , importo , mala , mortaio , morto , posto , prova , sciagurato , tomba , traduzione , verbale , vergogna , vigliaccheria , vivero , dopo , poco , tanto , voluta , nulla , lungoEuripide 53
tragediografo ateniese -480–-406 a.C.Citazioni simili
“Impara dagli errori degli altri: non puoi vivere così a lungo da farli tutti da te.”
“Che cosa di male puoi augurare a un avaro se non di vivere a lungo?”
Avaro quid mali optes nisi Vivat diu?
Sententiae
da una lettera a Cesarini; citato in Francesco Fiorentino, Il rinascimento filosofico nel Quattrocento, p. 38
Tutto in Una Notte, Dio Sorride, Compatiamolo!
ad Abiah Root, 3 agosto 1845, 7
Lettere
Origine: In Le lettere 1-10 http://www.emilydickinson.it/l0001-0010.html, Emilydickinson.it, traduzione di G. Ierolli.