“Era l'epoca in cui Tolstoj, già vecchio, scriveva Resurrezione, il suo ultimo grande romanzo. Un giorno entrai nel suo studio e lo vidi al tavolo da lavoro mentre disponeva le carte per fare un solitario. Ne faceva sovente, per riposarsi o per riflettere su ciò che stava scrivendo. Qualche volta domandava alle carte perfino di decidere per lui. A seconda della riuscita o della non riuscita del gioco avrebbe preso certe decisioni.
Sapendo di questa abitudine domandai:
«Hai pensato a qualcosa?»
«Sì…»
«A cosa?»
«Se il solitario riesce farò sposare Nechiudov a Katjuša. Se s'incaglia non li farò sposare.»
Finito il solitario chiesi:
«Allora?»
«È riuscito…» disse. «La seccatura è che Katjuša non può sposare Nechiudov.»”
Tat'jana Tolstaja
Argomenti
arte , dio , abitudine , alloro , chiesa , cosa , decisione , epoca , gioco , giorno , grande , lavorio , lavoro , pensata , resurrezione , romanzo , seccatura , secondo , solitario , studio , tavolo , ultimo , vecchio , fare , volta , presoLev Nikolajevič Tolstoj 281
scrittore, drammaturgo, filosofo, pedagogista, esegeta ed a… 1828–1910Citazioni simili

I depressi sposi, pos. 1536
Cuori allo specchio

“Quel giorno la vita e la morte erano state distribuite come carte da gioco.”
A Place Called Freedom
Origine: Citato in Agnelli, bordate su Calciopoli: «Un procedimento ridicolo» http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Juventus/15-12-2010/agnelli-bordate-calciopoli-712162802540.shtml, La Gazzetta dello Sport, 15 dicembre 2010.
Origine: Citato in Stop Vivisection - Citazioni di Scienziati e Studiosi http://www.stopvivisection.eu/it/content/citazioni-di-scienziati-e-studiosi, stopvivisection.eu, 2015.