“Ho pensato:
Un giovane confuso […] si taglia le vene col rasoio. Arrivano, ormai è fuori di sensi. Gli fasciano le ferite, comincia a riaversi. Resta vivo, ma cieco e privo di movimento alle braccia e alle gambe. Ora trepida per la sua vita, e tutte le sue forze sono dedicate alla conservazione della salute. Se un uomo si uccidesse non di colpo ma per gradi, dieci gradi, in modo che fosse cosciente di ogni grado, cioè si togliesse la vita a poco a poco sapendo quanta parte di essa se ne va, e potesse chiedersi: seguiti a voler morire? allora, penso, quanto più uno si toglierebbe di vita, tanto più si attaccherebbe a ciò che gliene resta, e in così alto grado che nessun uomo più si ucciderebbe.”

22 maggio 1891, p. 349

Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia
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Lev Nikolajevič Tolstoj 281
scrittore, drammaturgo, filosofo, pedagogista, esegeta ed a… 1828–1910

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“La fede è la più alta passione di ogni uomo. Ci sono forse in ogni generazione molti uomini che non arrivano fino a essa, ma nessuno va oltre.”

Timore e tremore
Origine: Citato in Gianfranco Ravasi, L'incontro: ritrovarsi nella preghiera, Oscar Mondadori, Milano, 2014, p. 101. ISBN 978-88-04-63591-8

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