“L'orribile dottrina dello Spinosa che occulta giace pur troppo dentro le opere di alcuni metafisici, i quali per ipocrisia, non per giusto zelo, si levano a riprendere la filosofia del secolo passato, assai men della loro pericolosa, pose meritamente in. odio lo Shelley ai suoi concittadini. Quantunque nella Beatrice Cenci [di Percy Bysshe Shelley] non veggasi per la natura dell'argomento traccia alcuna di così mostruoso errore, i critici scozzesi diedero di questa tragedia un giudizio molto severo, cominciando dall'osservare ch'era difficile il tenerne discorso senza lasciarsi vincere dall'ammirazione, o dal disgusto. Notarono che questo subbietto, schifoso di sua natura, era pur schifosissimamente trattato, e i personaggi del dramma non istavano ravvolti in una tenebrosa atmosfera di tragica necessità, ma bensì di passioni vilmente crudeli, e fuor di natura; e come il carattere di Beatrice, benché nobilmente ideato, non era posto cogli altri in un contrasto splendido, e tale che l'anima affaticata da tanti orrori vi si potesse riposare.”
Origine: Discorso sulla tragedia greca, p. XI
Argomenti
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drammaturgo italiano 1782–1861Citazioni simili
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