Origine: Da Lo spazio digitale? Un paradosso mentale, 21 dicembre 2012.
“Si rimane confusi di fronte all'ardimento, e al radicalismo, del pensiero di Bruno, che opera una trasformazione – vera e propria rivoluzione – dell'immagine tradizionale del mondo e della realtà fisica. Infinità dell'Universo, unità della natura, geometrizzazione dello spazio, negazione del luogo, relatività del movimento: siamo quasi a Newton. Il Cosmo medievale è distrutto; si può dire che è svanito nel vuoto, trascinando con sé la fisica di Aristotele e lasciando libero lo spazio per una «nuova scienza» che Bruno, nondimeno, non potrà fondare. […] Perché alla fisica di Aristotele non, è sufficiente opporre una metafisica, occorre anche opporle un'altra fisica. Senza dubbio, solo da una nuova metafisica può uscire la nuova fisica; ma la metafisica di Bruno, animista e antimatematica, non può farla scaturire: egli è dunque costretto ad, attenersi all'antica fisica parigina (la dinamica dellimpetus); a quella di Copernico.”
cap. III, Galileo e la sua legge d'inerzia, Il problema fisico del copernicanesimo, 2, p. 182
Studi galileiani
Argomenti
mondo , antico , ardimento , cap. , confuso , cosmo , dinamica , dubbio , fisico , fronte , immagine , inerzia , infinito , legge , luogo , medievale , metafisico , movimento , natura , negazione , opera , operaio , parigino , pensiero , problema , radicalismo , rivoluzione , scienza , spazio , trasformazione , vuoto , universo , uscire , dire , proprio , libero , unità , realtàAlexandre Koyré 36
storico della scienza e filosofo francese 1892–1964Citazioni simili
cap. I, 4, p. 71
Studi galileiani
Origine: Cogliamo l'occasione per insistere su questo caso — invero assai raro — in cui la filosofia ha sopravanzato la scienza (nda).
La filosofia italiana nelle sue relazioni con la filosofia europea, Lezione quinta
Origine: Citato nella prefazione di Remo Valori a Albert Einstein, Come io vedo il mondo (tit. or.: The World as I See It), traduzione di Remo Valori, Bottega del libro, Bologna, 1971, pp. 18-19.
Origine: Citato in Walter Isaacson, Einstein. La sua vita, il suo universo, p. 445.
Origine: Autobiografia scientifica, p. 100