“Se l'amore per il sacro, la paura della contaminazione e il bisogno di purificazione hanno continuato a segnare la vita moderna come quella tradizionale, possiamo scoprire come e perché ciò avvenga solo seguendo un sentiero sociologico-culturale.
Nella storia delle scienze sociali gli «amici della cultura» sono stati tendenzialmente conservatori. Essi hanno coltivato una nostalgia per l'organicismo e per il vigore della vita tradizionale. L'idea di una sociologia culturale si è spesso fondata su simili aspirazioni, sull'idea che solo nelle società semplici, religiosamente ordinate, non democratiche e ormai passate, i miti, le narrazioni e i codici svolgano un ruolo fondamentale. Questo volume dimostra il contrario. La riflessione e la critica sono radicati in miti rispetto ai quali gli esseri umani non possono essere completamente riflessivi e critici. Se comprendiamo questo, possiamo separare il sapere dal potere invece che esserne solo sottomessi.”
cap. I, p. 26
La costruzione del male
Argomenti
amore , età , paura , vita , aspirazione , bisogno , cap. , codice , completamento , conservatore , conservatorio , contaminazione , contrario , critico , cultura , democratico , essere , idea , narrazione , nostalgia , passato , potere , purificazione , riflessione , rispetto , ruolo , sacro , sapere , scienza , semplice , sentiero , simile , societa' , sociologia , sociologo , storia , vigore , vigoria , volume , volumi , scoprire , socialJeffrey Alexander 18
sociologo statunitense 1947Citazioni simili

dallIntroduzione, p. 12
Homo technologicus, 2001

Origine: Citato in Ennio Di Nolfo, Storia delle relazioni internazionali. [Dal 1918 ai giorni nostri], Editori Laterza, Roma, 2008, p. 650. ISBN 978-88-420-8734-2

Variante: In realtà, non vediamo come la «vita sociale» nel significato prettamente profano inteso dai moderni, possa avere dei legami con la spiritualità, a cui, al contrario, non apporta che impedimenti; essa ne aveva invece quando si integrava in una civiltà tradizionale, ma è precisamente lo spirito moderno che li ha distrutti, o che mira a distruggerli là ove essi ancora esistono; e quindi cosa mai ci si può attendere da uno «sviluppo» il cui tratto caratteristico è proprio di andare all'opposto di ogni spiritualità? (p. 87)
Origine: Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi, p. 87

Citazioni tratte da interviste, l'Unità

cap. 2, p. 21
La naturale superiorità della donna