“Quando aperti gli occhi, poté abbracciare in tutta la sua vastità la rovina recata alla sua creatura prediletta, Dio scaraventò con un gesto di colera il Maligno nei profondi abissi del cielo. Poi lentamente rasserenandosi disse: — Questi mali e questi bisogni sono ormai scatenati e debbono seguire la loro parabola. Ma essi non impediranno alla Calabria di essere come io l'ho voluta. La sua felicità sarà raggiunta con più sudore, ecco tutto. Utta a fa juornu c'a notti è fatta —.
Una notte che contiene già l'albore del giorno.”

Origine: Calabria grande e amara, pp. 13-14

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 04 Giugno 2020. Storia

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