“E ciò fa considerare e meditare, ancora una volta, quando (: in un qualunque momento di una delle nostre qualunquissime giornate), come (: in un gioco di dadi o bussolotti) e dove (: anche in pieno deserto grammaticale, o addirittura, sempre più, con preferenza per questo) nascano le parole "italiane», così rinnovellate di novella fronda; impure, nella loro spaventevole massa, come memoria d'uomo o storico non può trovare; e tuttavia disposte — cioè ammesse, fra l'entusiasmo dei molti e il rammarico dei pochi — a salire alle stelle. E non è forse, ancora, il segno estremo d'una follia demagogica applicata alla lingua. La filologia può farci sempre meno.”
Eldorado nuevo, p. 70
Lingua in rivoluzione
Argomenti
parola-chiave , ammesso , ancora , deserto , disposta , entusiasmo , filologia , filologo , follia , fronda , gioco , giornata , italiano , lingua , massaia , memoria , meno , momento , novello , parola , pieno , preferenza , rammarico , segno , stella , storico , uomo , forse , voltaFranco Fochi 17
linguista e saggista italiano 1921–2007Citazioni simili

Origine: Da Un vertice letterario di Aldo Scimè, per Rai Teche; video disponibile in Un vertice letterario http://www.regionesicilia.rai.it/dl/sicilia/video/ContentItem-d8fc6354-0b15-403a-afc8-7e6890a309ad.html, Regionesicilia.rai.it, 1983.

“Gli ultimi versi di Verlaine. Non è più una scrittura: è un gioco di dadi fatto con le parole.”
1 ottobre 1897; Vergani, p. 133
Diario 1887-1910
Origine: Da La Storia d'Italia di Indro Montanelli – 18 – Dal governo Dini all'Ulivo, 1998, visibile su Youtube https://www.youtube.com/watch?v=k0fuixiYemQ.