citato in Elena Croce, La patria napoletana, Mondadori
“Accadde che, mentre il giudice lo andava interrogando per accertare s'egli fosse in tutta la lucidezza di mente, essendo per casualità entrato in quella stanza un fanciullo da otto a dieci anni, il campanucolo si slanciò su questo, e lo avrebbe senz'altro strangolato, se gli astanti non fossero accorsi a sottrarre quel giovanetto alle spire dell'uomo serpe. Il tipo adunque del nostro strangolatore non è nuovo nella storia netunale dell'uomo. Fal momento che ebbe veduta la figliuola di Cecatiello, Pilato se ne invaghì. Invaghirsi di qualcuno o di qualcuna significava per Pilato esser preso dal perpotente desiderio di strozzarla. Invaghirsi significava per lui l'odio spinto fino alle proprozioni della follia feroce. A tal modo il gatto s'invaghisce del sorcio, il ragno alla mosca, il serpe alla colomba.”
Parte prima, libro III, cap. XXX, p. 407
Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020.
Storia
Argomenti
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