“Ah, ecco che mi scrive la mia Emmi. Emmi. Emmi. Emmi. Sono un po' ubriaco, ma solo un pochino. Ho passato la serata a bere e ad aspettare la mezzanotte, l'ora in cui arriva Emmi. Sì, è vero. Non è la mia prima bottiglia. Desidero la mia Emmi. Vuole venire da me? Spegniamo la luce e basta. Non dobbiamo vederci. Emmi, io voglio solo sentirla. Chiuderò gli occhi. Con Marlene non ha più nessun senso. Ci dissanguiamo a vicenda. Non ci amiamo. Lei ne è convinta, ma in realtà non ci amiamo, il nostro non è amore, è pura dipendenza, puro possesso. Marlene non vuole lasciarmi andare e io, io non so trattenerla. Sono un po' ubriaco. Non troppo. Viene da me, Emmi? Ci baciamo? Mia sorella dice che, in ogni caso, lei è stupenda, Emmi. Ha mai baciato uno sconosciuto? Sto bevendo un altro sorso di bianco del Friuli. Brindo a noi. Sono già un po' ubriaco. Ma non molto. E adesso è di nuovo il suo turno, Emmi, mi scriva. Scrivere è come baciare, solo senza labbra. Scrivere è baciare con la mente. Emmi, Emmi, Emmi.”

Le ho mai raccontato del vento del Nord

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 23 Ottobre 2024. Storia
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Daniel Glattauer 16
giornalista e scrittore austriaco 1960

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“Quaggiù quando non ci vogliamo male ci amiamo tutti, ma però i nostri vivi desideri accompagnano solo gli affari cui partecipiamo.”

Origine: La coscienza di Zeno, Storia di un'associazione commerciale, p. 354

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