“I brigatisti si erano mostrati risoluti ed efficienti, ma la loro non fu una vittoria. La decisione di uccidere Moro creò gravi dissensi al loro interno, mentre all'esterno si diffuse un profondo sentimenti di ripulsa per quanto avevano fatto. È generalmente riconosciuto che la crisi del terrorismo italiano prese l'avvio dall'uccisione di Moro. A posteriori sembra quindi corretto riconoscere che avevano ragione i paladini dell'intransigenza: se Moro fosse stato scambiato con uno o piú terroristi in prigione, le Brigate Rosse sarebbero apparse allo stesso tempo invulnerabili e propense al compromesso, col risultato che il loro fascino sarebbe quasi certamente cresciuto. […] Dopo la morte di Moro la democrazia italiana non solo si difese ma si rafforzò.”
cap. 10, pp. 519 sg.
Storia d'Italia dal dopoguerra a oggi
Argomenti
morte , avvio , brigata , cap. , compromesso , corretto , crisi , decisione , democrazia , difesa , dissenso , esterno , fascino , fatto , interno , intransigenza , italiano , moro , paladino , prigione , prigionia , profondo , ragione , risultato , sentimento , stato , stesso , tempo , terrorismo , terrorista , uccisione , vittoria , dopoPaul Ginsborg 20
storico inglese naturalizzato italiano 1945Citazioni simili

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Attribuite
Origine: Citato in Paolo Cucchiarelli, Dissero: Cercate in via Gradoli. Risposero: Moro non ci serve vivo http://www.archivio900.it/it/articoli/art.aspx?id=5393, Archivio900.it, 23 maggio 2003.
cap. 10, 10; p. 540
Storia d'Italia dal dopoguerra a oggi

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