“[Che Guevara] Uno che lo ha conosciuto dice: «Ricordo uno sguardo limpido come l'alba». È stato un simbolo; in un certo momento, non vi era camera di studente dove non fosse appeso il suo ritratto: un volto bello, incorniciato dalla barba, i capelli folti e ricciuti, gli occhi vividi e ironici.
[…] nato in una «buona» famiglia argentina è caduto su una montagna boliviana, combattendo. Medico, è andato fra i lebbrosi, ha fatto lo scaricatore di banane, il fotografo ambulante, lo sguattero, l'infermiere.
Di educazione borghese — la madre gli aveva insegnato le lingue e l'amore per la poesia, il padre, ingegnere, il senso della giustizia sociale — era diventato un rivoluzionario.
Da ragazzo, i suoi compagni di gioco erano i figli dei diseredati delle bidonvilles di Cordoba, l'esempio che lo suggestionava di più era quello di Gandhi: ma non credeva che si potesse distruggere il privilegio senza ricorrere alla violenza.”

—  Enzo Biagi

Origine: Quante storie, p. 194

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 04 Giugno 2020. Storia

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Fadwa Tuqan (1917–2003) poetessa e saggista palestinese

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“A volte ho la sensazione che Che Guevara sia ritratto su più oggetti di Topolino. Parlo di magliette e simili”

Jay Nordlinger (1963) giornalista statunitense

ma soprattutto magliette
Origine: Da Che Chic http://www.nationalreview.com/article/215531/che-chic-jay-nordlinger, National Review, 31 dicembre 2004; traduzione di Barbara Mennitti in PaoloGuzzanti.it http://www.paologuzzanti.it/?p=709, 11 maggio 2008.

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