“Terminò per tal modo [con la firma del Trattato del 9 giugno 1815] l'opera del di Vienna}}, che ebbe allora e poi apologisti senza numero. Noi la diremo un'opera guasta dalle cupidigie di pochi potenti, che non rispettò i diritti dei popoli né quelli dei principi minori, e conculcò vergognosamente le solenni reiterate promesse di ricostituire le nazioni indipendenti. Vane paure e grette vedute v'ebbero molta parte, ma più che tutto le ambizioni. Per prevenire futuri pericoli dalla parte di Francia, le si pose da un lato il Regno de' Paesi Bassi, e dall'altro il Regno di Sardegna un po' ingrandito, ma non sì forte da imporne alla potente vicina, né da impedire le soverchianze dell'Austria gravitante col Lombardo-Veneto unito all'Impero su tutti gli Stati della penisola; onde invece di un'Italia francese si costituì un'Italia austriaca.”

—  Enrico Poggi

libro 1, cap. 3, p. 131
Storia d'Italia dal 1814 al dì 8 agosto 1846

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 22 Maggio 2020. Storia

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