“Di là dal vetro il silenzio, l'immobilità assoluta, la pace.
Guardava ad una ad una le bestie imbalsamate, magnifiche tutte nella loro morte, più vive che se fossero vive. […]
Vivi ad ogni modo anche gli uccelli di una vita che non correva più nessun rischio di deteriorarsi, tirati a lucido, ma soprattutto diventati di gran lunga più belli i quanto respiravano e il sangue correva veloce nelle loro vene, lui solo, forse – pensava – era in grado di capirla davvero la perfezione di quella loro bellezza finale e non deperibile, di apprezzarla sino in fondo.”
IV, 3; 1990, pp. 650 sg.
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“L'uccello vola, il pesce nuota, l'uomo un tempo correva. Ora se ne sta seduto.”
Origine: Citato in L. Speciani e P. Trabucchi, Mente & Maratona.

da Lezioni spirituali per giovani samurai e altri scritti, traduzione di L. Origlia, Feltrinelli
Lezioni spirituali per giovani Samurai, Incipit

Variante: Non c'è niente che sappia di morte, - continuò, - più del sole d'estate, della gran luce, della natura esuberante. Tu fiuti l'aria e senti il bosco, e ti accorgi che piante e bestie se ne infischiano di te. Tutto vive e si macera in se stesso. La natura è la morte...
Origine: Il diavolo sulle colline, VII

Origine: Frase pronunciata dopo essere stato richamato alle armi durante il conflitto russo-ucraino.
Origine: Citato in Zavarov dice no a Kiev, basta con guerra http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2015/02/16/zavarov-dice-no-a-kiev-basta-con-guerra_29f4cfc8-418d-4885-ac9a-8bae91218a5e.html, Ansa.it, 16 febbraio 2015.

Frammenti d'una filosofia dell'errore e del dolore, del male e della morte