Frasi di Giorgio Bassani
Giorgio Bassani
Data di nascita: 4. Marzo 1916
Data di morte: 13. Aprile 2000
Altri nomi: Джорджо Бассани
Giorgio Bassani è stato uno scrittore e poeta italiano.
Lavori
Frasi Giorgio Bassani
„Mi sentivo, ed ero, una specie di strano fantasma trascorrente: pieno di vita e di morte insieme; di passione e di distaccata pietà.“
— Giorgio Bassani, libro Il giardino dei Finzi-Contini
IV, X; 2012, p. 208
Il giardino dei Finzi-Contini
„I luoghi dove si ha pianto, dove si ha sofferto, e dove si trovarono molte risorse interne per sperare e resistere, sono proprio quelli a cui ci si affeziona di più.“
— Giorgio Bassani, libro Cinque storie ferraresi
libro Cinque storie ferraresi. Dentro le mura
„La paura, anche in arte, è sempre stata una pessima consigliera.“
— Giorgio Bassani, libro Il giardino dei Finzi-Contini
Romanzi, Il giardino dei Finzi-Contini
„Era il 'nostro' vizio questo: d'andare avanti con le teste sempre voltate all'indietro.“
— Giorgio Bassani, libro Il giardino dei Finzi-Contini
IV, III; 2012, p. 163
Il giardino dei Finzi-Contini
„Nella vita, se uno vuol capire, capire sul serio come stanno le cose di questo mondo, deve morire almeno una volta. E allora, dato che la legge è questa, meglio morire da giovani, quando uno ha ancora tanto tempo davanti a sé per tirarsi su e risuscitare…“
— Giorgio Bassani, libro Il giardino dei Finzi-Contini
IV, IX; 2012, p. 205
Il giardino dei Finzi-Contini
„La guardi», diceva intanto Fadigati, indicandomela [la cagna]. «Forse bisognerebbe essere così, sapere accettare la propria natura. Ma d'altra parte come si fa? È possibile pagare un prezzo simile? Nell'uomo c'è molto della bestia, eppure può, l'uomo, arrendersi? Ammettere di essere una bestia, e soltanto una bestia?»
Scoppiai in una gran risata.
«Oh, no», dissi. «Sarebbe come dire: può un italiano, un cittadino italiano, ammettere di essere un ebreo, e soltanto un ebreo?» […]
«Che cosa dovrei fare?», lo interruppi con impeto. «Accettare di essere quello che sono? O meglio adattarmi ad essere quello che gli altri vogliono che io sia?“
— Giorgio Bassani, libro Gli occhiali d'oro
Origine: Romanzi, Gli occhiali d'oro, p. 304
„Ma Micòl non discese, per questo, dal piedistallo di purezza e di superiorità morale su cui, da quando ero partito per l'esilio, l'avevo collocata. Essa continuò a rimanerci, lassù. Io, per me, mi consideravo fortunato di essere stato riammesso ad ammirarne ogni tanto l'immagine lontana, bella di dentro non meno che di fuori.“
— Giorgio Bassani, libro Il giardino dei Finzi-Contini
1962, p. 242
Romanzi, Il giardino dei Finzi-Contini
„Non gli restava che comportarsi come Don Abbondio. Inchinarsi, e mormorare:'Disposto sempre all'obbedienza.“
— Giorgio Bassani, libro Il giardino dei Finzi-Contini
IV, IV; 2012, p. 170
Romanzi, Il giardino dei Finzi-Contini
„Il professor Bianchi, d'italiano, aveva cominciato le lezioni declamando una canzone di Dante, e un verso, di questa, mi aveva straordinariamente colpito. Diceva:«L'essilio che m'è dato a onor mi tegno». Poteva essere la mia divisa – pensavo –, il mio motto.“
Origine: Romanzi, Dietro la porta, p. 16
„«[Micòl] Sono anche io come tutte le altre: bugiarda, traditora, infedele… Non molto diversa da un'Adriana Trentini qualsiasi, in fondo».
Aveva detto «infedele» spiccando le sillabe, con una specie di amaro orgoglio. Proseguendo, aggiunse che se io avevo avuto un torto era sempre stato quello di sopravalutarla un po' troppo. Con questo, non è che avesse la minima intenzione di scagionarsi, per carità. Tuttavia era un fatto: lei aveva sempre letto nei miei occhi tanto «idealismo» da sentirsi in qualche modo forzata ad apparire migliore di quanto non fosse in realtà.“
— Giorgio Bassani, libro Il giardino dei Finzi-Contini
1962, p. 227
Romanzi, Il giardino dei Finzi-Contini
„Eh, sì, tagliare la corda è facile: ma a cosa porta, quasi sempre, specie in materia di «situazioni morbide»? Novantanove volte su cento la brace continua a covare sotto la cenere: col magnifico risultato che dopo, quando due si rivedono, parlarsi tranquillamente, da buoni amici, è diventato difficilissimo, pressoché impossibile.“
— Giorgio Bassani, libro Il giardino dei Finzi-Contini
IV, III; 1962, p. 221; 1990, p. 398
Romanzi, Il giardino dei Finzi-Contini
„«Vide cor meum»: Tu, chiami? Oh il cuore, il cuore, niente | altro di me (Tu, cerchi?) ti specchia dal profondo. | Dunque toccami il cuore; gli occhi no, non la mente, | non la lingua insolente, la bocca ove m'ascondo.“
da Un'altra libertà, Vide cor meum; p. 63
Poesie, L'alba ai vetri