“Dio condusse all'uomo tutti gli animali per vedere come li avrebbe chiamati, e in qualunque modo l'uomo avesse chiamato ciascun essere vivente, quello doveva essere il suo nome. E benché certamente il primo uomo fosse stato così accorto da chiamare, nella sua lingua edenica, ogni cosa e animale secondo la sua natura, ciò non toglie che egli non esercitasse una sorta di diritto sovrano nell'immaginare il nome che a suo giudizio meglio corrispondesse a quella natura. Perché infatti è ormai noto che diversi sono i nomi che gli uomini impongono per designare i concetti, e uguali per tutti sono solo i concetti, segni delle cose. Così che certamente viene la parola "nomen" da "nomos", ovvero legge, dato che appunto i "nomina" vengono dati dagli uomini "ad placitum", e cioè per libera e collettiva convenzione.”
Guglielmo: Quinto giorno, Terza
Il nome della rosa
Argomenti
uomini , accorta , animale , appunto , chiamata , collettivo , concetto , convenzione , cosa , dato , diritto , essere , giorno , giudizio , immaginario , legge , lingua , meglio , modo , natura , nome , nomina , parola , primo , quinto , secondo , sorta , sovrano , stato , uomo , vivente , noto , liberoUmberto Eco 257
semiologo, filosofo e scrittore italiano 1932–2016Citazioni simili
“Per Maria non c'è uomo anonimo. Ciascuno di noi è chiamato per nome, quel nome che è unico!”
Maria. Tenerezza di Dio

Origine: Rapporti del fisico e del morale dell'uomo, p. 122

Origine: Da Teologia sistematica; citato in Gibellini, p. 99.

da Fantasie di interludio, p. 213
Poesie, Pessoa ortonimo, Gli eteronimi, Alberto Caeiro: Poemi completi