“I pedanti, che trovavano nella Roma moderna l'occasione di sfoggiare il loro latino, ci hanno persuaso che essa è bella: ecco il segreto della reputazione della Città Eterna… Regna per le strade di Roma un tanfo di cavoli marci. Attraverso le belle finestre dei palazzi del Corso si scorge la povertà degli interni. Roma in realtà è un agglomerato di sublimi rovine e di brutte chiese e case moderne; sarebbe stato meglio se non fosse sopravvissuta alla fine dell'età antica, se si fosse trasformata in un deserto popolato solo dai resti dei suoi monumenti, come avvenne ad altre grandi capitali; la conversione al cristianesimo ha segnato l'inizio della sua decadenza. Della patria di Cicerone, Cesare e Virgilio rimangono solo le spoglie esteriori; il suo spirito è morto per sempre e sono i preti e le superstizioni cristiane che l'hanno ucciso…”

—  Stendhal

Origine: Da Roma, Napoli e Firenze, 1817

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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“Dopo la Roma dei Cesari, dopo quella dei Papi, c'è oggi una Roma, quella fascista, la quale con la simultaneità dell'antico e del moderno, si impone all'ammirazione del mondo.”

Benito Mussolini (1883–1945) politico, giornalista e dittatore italiano

18 aprile 1934; da Opera omnia, vol. 26
Citazioni tratte dai discorsi

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“A Roma non c'è da accumulare modernità in case labirintiche: c'è da aprire bene le finestre.”

Filippo Facci (1967) giornalista italiano

Origine: Da Facci e il Sorrentino incompreso: non voleva fare un film su Roma http://www.liberoquotidiano.it/news/spettacoli/1251654/Facci-e-il-Sorrentino-incompreso----non-voleva-fare-un-film-su-Roma.html, Libero, 29 maggio 2013.

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“Roma, città fortunata, invincibile e eterna.”

V, 7; 2010
[B]eatam urbem Romanam et invictam et aeternam illa concordia dicere.
Ab urbe condita, Proemio – Libro X

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“[Roma] dev'essere stata una gran bella città al tempo di Cesare. Il foro una piazza magnifica. Vorrei sapere qualcosa della storia latina o romana. Ma non è il caso di cominciare a impararla adesso. Perciò lasciamo marcire le rovine.”

James Joyce (1882–1941) scrittore, poeta e drammaturgo irlandese

Origine: Citato in Mirko Zilahy, Il Grillino Leopardi a Tor di Valle, La Lettura, supplemento del Corriere della Sera, 26 febbraio 2017, p. 44-45.

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“[Roma] Città in vendita, andrai presto in rovina, se si troverà uno in grado di comperarti!”

Giugurta: sommario del libro LXIV; 1997
O urbem venalem et cito perituram, si emptorem invenerit.
Ab urbe condita, Libro XLI – Libro CXL
Origine: Vedasi anche Sallustio, che nel suo scritto La guerra di Giugurta, cap. XXXV, dice similmente Urbem venalem et mature perituram, si emptorem invenerit.

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“[Roma] Città in vendita, andrai presto in rovina, se si troverà uno in grado di comperarti!”

Giugurta (-160–-104 a.C.) re di Numidia

citato in Tito Livio, sommario del libro LXIV; 1997
O urbem venalem et cito perituram, si emptorem invenerit.
Attribuite
Origine: Vedasi anche Sallustio, che nel suo scritto La guerra di Giugurta, cap. XXXV, dice similmente Urbem venalem et mature perituram, si emptorem invenerit.

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“[…] città i cui nomi sono i più poetici della storia antica: Roma, Palmira, Siracusa.”

Incipit di alcune opere, Una città galleggiante

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