“Che gli italiani siano capaci di emanare leggi di riforma, ci credo senz'altro. L'Italia è la più grande produttrice di regole, ognuna delle quali è una riforma, è la riforma di un'altra regola. Gli stessi esperti pare che abbiano perso il conteggio delle leggi, dei regolamenti che vigono in Italia: c'è qualcuno che parla di 200.000, altri di 250.000. Ora, quando si pensa che la Germania ha in tutto 5.000 leggi, la Francia pare 7.000, l'Inghilterra nessuna, quasi nessuna – ha dei principi, così stabiliti. A cosa ha portato tutta questa proliferazione? A riempire gli scantinati dei nostri pubblici uffici, dove ci sono questi mucchi di legge che nessuno va nemmeno a consultare perché ognuna di queste leggi poi offre il modo di evaderle. Questa è la grande abilità dei legislatori italiani. I legislatori italiani sono quasi tutti degli avvocati. E gli avvocati a che cosa pensano? A ingarbugliare le leggi in modo da restarne loro i supremi e unici depositari. […] Riforme: hai voglia se ne faremo, continuiamo a farne, è la nostra vocazione, questa. Quanto poi all'attuazione, allora è un altro discorso: le leggi in Italia non vengono osservate, anche perché sono formulate in modo che si possano non osservare. Ed è questo che spiega l'abbondanza, la prodigalità delle nostre classi politiche, delle nostre classi dirigenti, nello sfornarne di continuo.”

da Dal Governo Dini all'Ulivo
Interviste

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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“La criminalità organizzata ancora gestisce grandi porzioni del traffico internazionale e ci sono abbastanza ragioni per riaprire il dibattito oggi in Italia. Viviamo in un tempo in cui una riforma delle leggi sulle droghe è necessaria a livello nazionale e internazionale. Per l'Italia personalmente ho un'idea molto chiara di quello che deve essere fatto: la depenalizzazione della marijuana deve essere considerato un punto di partenza perché gli anni di proibizionismo non hanno portato nessun risultato nella prevenzione del drammatico aumento nell'uso di droga.”

Ignazio Marino (1955) medico e politico italiano

Origine: Dall'intervento al intervenuto all'apertura dei lavori dellEighth Annual Conference of the International Society for the Study of Drug Policy al Consiglio Nazionale delle Ricerche; citato in Marino dice sì alla cannabis e si scatena la polemica http://roma.repubblica.it/cronaca/2014/05/21/news/droghe_marino_roma_marijuana_cannabis-86778413/?ref=search, Repubblica.it, 15 marzo 2015.

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“L'Italia ha troppe leggi, temperate dall'inosservanza.”

Giuseppe Zanardelli (1826–1903) politico italiano

Origine: Citato in Walter Barberis, Il bisogno di patria, Giulio Einaudi editore, Torino, 2010, p. 50. ISBN 978-88-06-20464-8

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“[Sulle finalità della annunciata riforma della composizione della Corte costituzionale italiana] […] in modo da evitare che si ripetano le situazioni oggi, quando il Parlamento discute una legge, la approva e se non piace ai magistrati di sinistra, la impugnano davanti alla Consulta che è costituita in prevalenza da giudici che provengono dalla sinistra e dunque le abroga anche se sono leggi giuste e giustissime.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2011
Origine: Citato in Berlusconi: «Riformare la Consulta. Unità d'Italia, «giusto festeggiarla» http://www.corriere.it/politica/11_febbraio_19/berlusconi-unita-italia-situazione-nord-africa-libia_9ba2a146-3c34-11e0-b39a-01c3e2bb173c.shtml, Corriere.it, 19 febbraio 2011.

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“Io di Berlusconi mi fido: credo proprio che sia sincero, quando dice di volere le riforme.”

Massimo d'Alema (1949) politico italiano, presidente del Consiglio dei Ministri dal 1998 al 2000

23 gennaio 1996

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