“Rendetemi le mie bambole nere ch'io giochi con loro | i giochi schietti del mio istinto | restare all'ombra delle sue leggi | ritrovare il mio coraggio | la mia audacia | sentirmi me stesso | nuovo me stesso di ciò che ieri ero | ieri | senza complessità | ieri | quando venne l'ora dello sradicamento || Conosceranno essi mai il rancore del mio animo, | nell'occhio della mia sfiducia aperto troppo tardi | hanno rubato lo spazio che era mio | gli usi i giorni la vita | il canto il ritmo lo sforzo | il sentiero l'acqua la capanna | la terra fumosa grigia | la saggezza le parole le ciance | i vecchi | la cadenza le mani la misura le mani | il batter dei piedi il suolo || Rendetemi le mie bambole nere | le mie bambole nere | bambole nere | nere.”

da Limbo
Origine: In Pigments, G.L.M.; citato in Nuova poesia negra, versioni e introduzione di Maria Grazia Leopizzi, Guanda, Parma, 1961, pp. 34-35.

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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