“Era distesa al sole e lui la toccava.
Poteva contemplare il modo in cui la sua mano si muoveva, con amorevole lentezza e infinita meraviglia, accarezzare il ginocchio e poi risalire, prendendo nota di ogni centimetro di pelle, di come il suo corpo esplodesse in piena luce; poteva soffermarsi a considerare la solidità dell'anca, la convessità del bacino, poi ridiscendere con assoluta naturalezza fino a inanellare di riccioli le sue dita, appropriandosi sempre più di lei, o meglio della coscienza di quel privilegio, dal momento che a tratti gli pareva ovvio ciò che gli veniva concesso, ma senza riuscirvi pienamente.
Paola lasciava fare, immobile, beandosi di quel sole, indifferente a quelle carezze che subiva ad occhi chiusi.”
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Carlo Castellaneta
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Anni beati
Anni beati
Argomenti
sole , bacino , ricciolo , lentezza , centimetro , naturalezza , carezza , distesa , ovvio , ginocchio , immobile , meraviglia , privilegio , nota , notaio , pelle , assoluto , infinito , coscienza , tratto , luce , mano , corpo , meglio , momento , modo , piena , solidità , fareCarlo Castellaneta 5
scrittore italiano 1930–2013Citazioni simili

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(1886–1965) scrittore giapponese
Origine: Da Libro d' Ombra, Milano, Bompiani, 2002.