Origine: Da A Modern Utopia, cap. IX, § 5; citato in Aa.Vv., Un gusto superiore: un modo nuovo di mangiare e di vivere, The Bhaktivedanta Book Trust Italia, 1992, pp. 23-24.
“Ai "carnivori sempre e comunque" consiglio di andare, almeno una volta nella vita, in un mattatoio. È facile mangiare il prosciutto senza vedere cosa c'è dietro. […] [«Lei è andato in un mattatoio? ] Mi è bastato molto meno. […] ero in macchina con il mio labrador quando in autostrada ci ha affiancato un camion. Dentro c’erano dei maiali che gridavano talmente forte da coprire qualsiasi altro suono. Sapevano perfettamente che di lì a poco sarebbero stati macellati. Il mio cane, percependo quella disperazione, ha iniziato a fissarmi intensamente. E lì ho capito che per uno strano gioco del destino lui era vivo e quei maiali invece sarebbero stati massacrati…”
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“Auschwitz inizia ogni volta che qualcuno guarda a un mattatoio e pensa: sono soltanto animali.”
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“Finché vi saranno i mattatoi vi saranno i campi di battaglia.”
“Se i mattatoi avessero le pareti di vetro, tutti sarebbero vegetariani.”
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§ 34
Insetti senza frontiere
Variante: Mi stupisco, quando vedo gente giovane mangiare carne. Mi sembra talmente cosa d'altre epoche! La gioventù carnivora non è coi tempi, ha uno stomaco da secolo XIX, che carnivorizzò l'Europa... Cibarsi di pezzi di animali macellati è un'anomalia, fuori della dieta vegetariana non c'è giovinezza vera. La carne è per lo più un'angosciata abitudine dei vecchi. Richiedere piatti di carne, parlarne, ricordarli è cosa da vecchi, e da vecchi incapaci di svecchiarsi con una dieta decisamente alternativa.