citato in Henri Daniel-Rops, Rimbaud, traduzione di G.L. Pizzolari, Morcelliana Brescia 1947
“Il destino dell'uomo visto moltissimi pensatori è alla fine quello di riconoscersi nell'immagine, ma il senso è saper vedere. Certo è una cosa interessante dato che non sappiamo cos'è. È un concetto che siamo costretti di volta in volta a far valere in un modo o nell'altro. Non a caso è stato uno dei grandi terreni di lotta nel medioevo: penso all'iconoclastia, al concilio di Nicea. Un' immagine che è sempre troppo in bilico tra ciò di cui sarebbe immagine (una sorta di trompe l'oeil) e tra un'immagine troppo lontana quindi sgranata e indistinta. L'immagine è una nostra forma simbolica che è puro pensiero. È un orizzonte. Un destino che ci provoca e ci attende.”
Origine: Dall'intervista di Massimo Gnoli, Dissolvenze incrociate http://taxidriversmagazine.blogspot.it/2006/10/intervista-enrico-ghezzi-dissolvenze.html?m=1, Taxidriversmagazine.blogspot.it, 22 ottobre 2006.
Argomenti
immagine , destino , iconoclasta , concilio , pensatore , medioevo , orizzonte , terreno , sorta , concetto , visto , dato , caso , sapere , forma , pensiero , fine , senso , modo , stato , grande , cosa , uomo , lotta , puro , altro , volta , lontanoEnrico Ghezzi 14
critico cinematografico e scrittore italiano 1952Citazioni simili
Origine: Da L'Équipe, 28 ottobre 2008; citato in André Scala, I silenzi di Federer, traduzione di Alessandro Giarda, O Barra O Edizioni, Milano, 2012, p. 60, ISBN 88-97332-37-4.
Origine: Da Scrivere Corso di Scrittura creativa, volume 3, Fabbri Editori, 1996, pag. 53.
La "vita eterna" e il miraggio di "non morire"