“Quale varietà di stili nel tempio della scienza! E come diversi sono gli uomini che lo frequentano e diverse le forze morali che ve li hanno condotti! Più di uno si dedica alla scienza con la gioia di rendersi conto delle proprie superiori facoltà intellettuali: per lui la scienza è lo sport preferito che gli permette di vivere una vita intensa e di appagare le sue ambizioni. Ve ne sono anche molti i quali, unicamente allo scopo utilitario, vogliono portare la loro offerta alla effervescenza del cervello. Basterebbe che un angelo divino cacciasse dal tempio gli uomini di queste categorie e l'edificio rimarrebbe vuoto in modo inquietante, se non vi restassero alcuni uomini del presente e del passato: di questo numero fa parte il nostro Plank}} ed è questa la ragione per cui lo amiamo.”

I fondamenti della ricerca, pp. 62-63
Come io vedo il mondo

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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“Nel tempio della scienza ci sono molte dimore… e diversi davvero sono coloro che le abitano e i motivi che ve li hanno condotti. Molti cercano nella scienza l'esaltante sensazione di superiore capacità intellettuale; la scienza è lo sport da cui trarre un'esperienza vivida e il soddisfacimento delle ambizioni; nel tempio ci saranno anche i molti che hanno immolato i prodotti del loro cervello a fini puramente utilitaristici. Se venisse un angelo del Signore a cacciare tutta la gente che appartiene a queste due categorie, il tempio si svuoterebbe di molti fedeli, ma qualcuno rimarrebbe: uomini sia dell'epoca presente sia di quella passata… Se le categorie che abbiamo appena espulso fossero le sole a popolare quel luogo, il tempio non sarebbe mai esistito, così come non può esistere un bosco fatto di soli rampicanti. Coloro che troveranno favore presso l'angelo […] sono tipi isolati, poco comunicativi, solitari, in realtà molto meno simili tra loro degli appartenenti alla schiera dei cacciati. Quel che li ha portati al tempio […] non c'è un'unica risposta per spiegarlo, […] l'evasione dalla vita quotidiana, dalla sua penosa crudezza, da una disperata monotonia, la fuga dalla schiavitù dei propri desideri. Una natura nobile desidera con tutte le sue forze di sfuggire al suo ambiente affollato e rumoroso per rifugiarsi nel silenzio delle vette più alte, dove l'occhio spazia liberamente nell'aria ancura pura e segue con sguardo amorevole i placidi contorni che paiono costruiti per l'eternità.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco
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“Il mio scopo […] è diverso da quello dell'uomo di scienza, il corso del mio pensiero è diverso dal suo.”

Ludwig Wittgenstein (1889–1951) filosofo e logico austriaco

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“Nulla, allo stato attuale della scienza, permette di affermare la superiorità o l'inferiorità intellettuale di una razza rispetto all'altra.”

Claude Lévi-Strauss (1908–2009) antropologo e etnologo francese

Origine: Da Razza e Storia. Razza e cultura.

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“Lo scopo della scienza non è la credenza, ma l'investigazione.”

Camille Flammarion (1842–1925) astronomo, editore e divulgatore scientifico francese

Origine: Per la scienza dell'anima, p. 18

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“Guarda tutte quelle teste matematiche chine solo e unicamente su queste scienze, come sono solitarie, come sono inabili a vivere con gli altri, come sono inadatti a servire al mondo.”

Roger Ascham (1515–1568) scrittore

citato in Eva Germaine Rimington Taylor, Mathematical Practitioners of Tudor and Stuart England

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