“È comunque ancora più raffinata l'attenzione che il porcospino rivolge ai propri cuccioli. In pieno autunno, infilandosi sotto le viti e facendo cadere i grappoli d'uva a terra con le zampe, si rotola su di essi e se li applica addosso sugli aculei. Una volta, quando ero bambino, un porcospino offrì, a me che lo osservavo, lo spettacolo di un grappolo che strisciava e camminava allontanandosi: tanto voluminoso era il suo carico di acini mentre se ne andava in giro! Ebbene, dopo avere raccolto l'uva, la mamma porcospino, intrufolandosi nella sua tana, porse gli acini ai suoi piccoli perché potessero staccarglieli dal dorso e goderne a loro piacimento.”
cap. 16
De sollertia animalium
Argomenti
grappolo , uva , piacimento , tana , dorso , cucciolo , rotolo , raffinato , autunno , raccolta , carico , mamma , spettacolo , pieno , giro , attenzione , bambini , terra-terra , piccolo , cap. , terra , avere , ancora , dopo , tanto , proprio , voltaPlutarco 144
biografo, scrittore e filosofo greco antico 46–127Citazioni simili

“I porcospini stanno bene vicini, ma non troppo.”
Parerga e Frammenti postumi
Origine: Da Parerga e Paralipomena, II, 2, cap. 30, 396.

da Parerga e Paralipomena, Boringhieri, Torino, 1963, pp. 1395-1396
Parerga e Frammenti postumi
“Trema lussurioso sibarita, tu che vai spiluccando acini d'uva! La classe esiste!”
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