“[Sulle poesie del Man'yōshū] Di esse può dirsi che hanno quella perfezione, che un critico nipponico richiedeva per i componimenti poetici. «Come un viaggio lontano comincia col nostro primo passo e segue per mesi ed anni; come un'alta montagna ha il suo principio nella polvere della base e termina per innalzarsi attraverso l'azzurro come le nubi del cielo, così deve essere graduale lo svolgimento della poesia». I versi del Maniosiu sono tutti di una soavità e di una melodia così profonda che non è affatto possibile esprimerla a parole; bisogna che il poeta e lo studioso le leggano in un limpido giorno di primavera o in una notte lunata; bisogna insomma gustarle nel segreto del cuore.”
da La Poesia; Le antologie classiche, pp. 49-50
Letteratura e Crestomazia giapponese
Argomenti
poesia , componimento , svolgimento , bisogno , antologia , studioso , melodia , primavera , polvere , azzurro , perfezione , classico , montagna , base , viaggio , passo , poeta , critico , segreto , termine , profondo , cielo , principio , principe , notte , primo , cuore , parola , giorno , parola-chiave , tre-giorni , due-giorni , essere , poetica , possibile , lontanoPacifico Arcangeli 8
presbitero e militare italiano 1888–1918Citazioni simili
da Decadentismo europeo e italiano., vol. V, p. 634
Storia della letteratura italiana

“Tu puoi individuare il cattivo critico allorquando comincia a discutere il poeta e non la poesia.”
Aforismi e detti memorabili
Origine: Da Marino Piazzolla, un poeta da riscoprire, La fiera letteraria, XV, 14 febbraio 1960; citato in Stefano Lanuzza, Lo sparviero sul pugno: guida ai poeti italiani degli anni Ottanta, Spirali, Milano, 1987, p. 77.
da Il poeta che è in voi, La Stampa, 23 marzo 2008
Citazioni di Mina
Origine: Il linguaggio della poesia, p. 39

da Dolce Umbria, p. 89
Fogli italiani

Origine: La fidanzata di lillà. Lettere a Ljuba, p. 111
da Le tendenze della lirica italiana dal Carducci ad oggi, in La Nuova Italia, dicembre 1934; ristampato nel volume Introduzione ai poeti, Roma, 1946, pp. 213-236
Origine: Citato in I classici italiani nella storia della critica, opera diretta da Walter Binni, vol. II, da Vico a D'Annunzio, La Nuova Italia, Firenze, 1974, p. 591.