“È più pericoloso scrivere di criminalità organizzata o dei meccanismi culturali editoriali che regolano la pubblicazione di libri e articoli sul tema? Una domanda che mi sono posto più volte dopo aver vissuto il silenzio e la scoperta, soprattutto della camorra, nei mass media. Vivi giorni, anni, decenni nel silenzio, di poi sembra che tutti scoprono che ci sono morti ammazzati. E non basta il classico colpo di spugna del: "basta che ora se ne parla, basta che ci sia coscienza del problema" per cancellare un silenzio colpevole. E pochi sembrano accorgersi che il silenzio, trasformatosi in megafono, cala ancora una volta nella forma primaria di cappa di silenzio su moltissimi scrittori e giornalisti che si occupano di criminalità organizzata nei diversi territori italiani. Strano a dirsi, eppure è così. Il silenzio muta forma, ma non sostanza.”
Origine: Da Strozzateci Tutti, p. 256.
Argomenti
coscienza , problema , silenzio , forma , cappa , spugna , camorra , pubblicazione , primario , editoriale , decennio , meccanismo , colpevole , territorio , tema , media , sostanza , articolo , classico , colpo , giornalista , vissuto , scoperta , libri , scrittore , strano , domanda , posto , italiano , giorno , ancora , tre-giorni , due-giorni , dopo , ora , mass , volte , criminalità , voltaSergio Nazzaro 35
scrittore e giornalista italiano 1973Citazioni simili

“PANDA.
Non parla, pensa e basta, perché a parlare, al giorno d'oggi, sono capaci tutti.”
Giacomo Bevilacqua
(1983) fumettista italiano
Origine: A Panda piace... fare i fumetti degli altri (e viceversa), p. 5
Beatrice
Bianca come il latte, rossa come il sangue