“Quando coloro che cercano la Via incontrano delle avversità, dovrebbero pensare a se stessi in questi termini: "Nelle infinite ere trascorse, mi sono allontanato dall'essenziale per volgermi all'insignificante e ho vagato attraverso tutte le forme di esistenza, spesso in preda alla rabbia senza causa e colpevole di innumerevoli trasgressioni. Ora, sebbene non faccia del male, sono punito dal mio passato. Né gli dèi né gli uomini possono prevedere quando una cattiva azione darà i suoi frutti. L'accetto di buon cuore senza lamentarmi dell'ingiustizia". I sutra dicono: "Quando incontri avversità non adirarti, perché esse hanno un significato". Con tale comprensione sei in armonia con la ragione e sopportando l'ingiustizia entri nella Via.”
Origine: Lineamenti della pratica, pp. 26-27
Argomenti
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monaco buddhista indiano 483–540Citazioni simili
Origine: Il fanciullo meraviglioso, p. 386

“[…] non vi sono né cattive erbe né cattivi uomini: vi sono soltanto cattivi coltivatori.”
I, V, III; 1981
I miserabili

Origine: Il libro rosso. Liber novus (2009), p. 231-a; 2010

citato in Mario Monti, Gli esploratori