“Senso di colpa e vergogna sono considerati gemelli, ma, dei due, il fratello buono è il primo. E lo è perché si concentra sulle nostre azioni, per le quali possiamo provare rimorso e rimpianto. Chi si sente in colpa per qualcosa che ha commesso prova il desiderio di scusarsi o comunque di cancellare o correggere il gesto che gli ha ispirato quei sentimenti.

La vergogna, invece, non è provocata dalle nostre azioni, ma da ciò che siamo. Chi si vergogna si sente indegno: non prova orrore per quello ha fatto, ma per se stesso. Il senso di colpa chiede di modificare un comportamento, la vergogna chiede di modificare una parte del nostro Io. La «vergogna che soffoca l’anima», come la definì Coleridge, è una cosa davvero triste: è più dolorosa della colpa e chi ne soffre ha difficoltà a parlarne. Significa sentirsi meschino, inferiore e disapprovato dagli altri. Il senso di colpa vuol fare ammenda, la vergogna vuol nascondersi.”

—  Daniel Akst

Elogio dell'autodisciplina: Il controllo di sé nell’era dell’eccesso

Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

Citazioni simili

Bernhard Schlink photo
Primo Levi photo

“Ma no, ragazzo mio. Ruth Benedict è stata la prima a dire che le inibizioni dei giapponesi nascono dalla vergogna e non dal senso di colpa, cosa difficilissima da capire per un occidentale che dal senso di colpa è governato.”

Bruce Benderson (1946) scrittore statunitense

da La vie sexuelle de Bruce B., traduzione di Marco Pensante, in Il secolo gay, Diario del mese, gennaio 2006, p. 12

Clive Staples Lewis photo
Henri Nouwen photo
Primo Levi photo
Daniel Defoe photo
Mario Soldati photo
Pier Luigi Celli photo

Argomenti correlati