“Nelle notti d’inverno, mentre faceva cuocere la minestra nel camino, soffriva la nostalgia del caldo
del suo retrobottega, il ronzio del sole nei mandorli polverosi, il fischio del treno nel sopore
della siesta, proprio come a Macondo soffriva la nostalgia della minestra invernale nel camino,
del richiamo del venditore di caffè e delle lodole fugaci della primavera.
Stordito da due nostalgie opposte come due specchi, perse il suo meraviglioso senso della irrealtà,
e alla fine raccomandò a tutti che se ne andassero da Macondo, che dimenticassero tutto quello che lui
gli aveva insegnato del mondo e del cuore umano, che se ne fottessero di Orazio,
e che in qualsiasi luogo si fossero trovati si ricordassero sempre che il passato era menzogna,
che la memoria non aveva vie di ritorno, che qualsiasi primavera antica è irrecuperabile,
e che l’amore più sfrenato e tenace era in ogni modo una verità effimera.”
Argomenti
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scrittore e giornalista colombiano 1927–2014Citazioni simili

“Passa un treno che va via | di un colore nostalgia.”
da Spicinfrin boy, n. 10
Chocabeck

citato in Selezione dal Reader's Digest, settembre 1997
“Passa un treno che va via | Di un colore nostalgia | Flying angel in the sky.”
da Spicinfrin boy

“Era arrivato alla fine di ogni speranza, più in là della gloria e della nostalgia della gloria.”
1968, p. 186
Cent'anni di solitudine

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Malika Ayane
Origine: Testo di Giuliano Sangiorgi.