Frasi di Caparezza

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“Cantavo per fuggire dal mondo in un solo slancio, | ora che cantare è il mio mondo, ne sono ostaggio. (da Prosopagnosia, n. 1)”

“[Sul I Canto, Annunciatemi al pubblico] Questo canto rivela il senso di tutto l'album Habemus Capa. Caparezza è morto e attraverso il suo cadavere osserva l'ambiente circostante e lo riversa in versi. Egli nei canti a seguire non parlerà mai in prima persona, ma farà parlare qualcun altro al posto suo, possedendone il corpo.”

“Io non sono nero, | io non sono bianco, | io non sono attivo, | io non sono stanco, | io non provengo da nazione alcuna. | Io sì. Io vengo dalla Luna.”

“Sono fuori dal tunnel | del divertimento, | sono fuori dal tunnel | del divertimento, | quando esco di casa e mi annoio | sono molto contento. | Quando esco di casa e mi annoio | sono molto più contento.”

“Bush?! Saddam?! Arafat?! Sharon?! | (Mah…) La nuova collezione Benetton… (Yuhuuu!) | Vi auguro una vita elettrizzante, | fulminate dalla corrente di un phon!”

“Imbraccia il fucil, prepara il cannon, | difendi il verdano dai riccioli d'or.| Espelli il negròn, inforca il terròn, | e servi il tuo popolo con fulgido amor.”

“Il popolo verdano smania per la separazione dall'Italia che dilania. | E se cade il muro in Germania chi se ne frega io lo innalzo in Verdania dato che…”

“Voglio il calendario di un'attrice nuda e china, | la foto di John Cena. | Voglio un trans in bikini | nei miei festini di rum e cocaina.”

“Turista tu balli e tu canti, io conto i defunti di questo paese. | Dove quei furbi che fanno le imprese, no, non badano a spese, | pensano che il protocollo di Kyoto sia un film erotico giapponese.”

“Io devo scrivere perché sennò sclero, non mi interessa che tu condivida il mio pensiero.”

“C'è un uomo di mezza età con la sua metà che ne ha meno della sua metà.”

“Da lassù la terra pare una boccia del peso di un'oncia | ricoperta d'acqua, ma dalla doccia non cade una goccia. | C'è chi si piglia tutto lo spazio e chi lo piglia in saccoccia, | in piedi come pendolari sui treni Bari-Foggia.”

“Devo aspettare di perdere il mio diritto di voto per guadagnare il diritto alla nomination?”

“Al primo posto nella classifica | digitale che tu ci creda o meno c'è | solo chi vince i talent | ed io non so cantare, già, ma soprattutto non so | piangere in pubblico per bucare lo schermo.”

“Tu vivrai Galileo come quel Galileo messo in croce prima di te…”

“Infine mi chiamo come il fiume che battezzò colui nel cui nome fui imposto in posti bui.”

“Hai presente Kevin Spacey? | Bene, è lui Kaiser Souse nei Soliti Sospetti! | Serial killer di Seven? Kevin Spacey! | Cattivo di Superman? Kevin Spacey! | Perfetto Criminale? Kevin Spacey!”

“Vedi Satana dappertutto, sei sei sei pazzo.”

“Parlo a vanvera, | di me non ha un buon ricordo nemmeno Pico Della Mirandola.”

“Mi piace essere considerato oggettivamente mainstream, pur rimanendo di fatto nel mondo indipendente.”

“[Riferito alla violenza] C'è stata anche nel '68, che pure era un movimento giusto. Le lotte sociali hanno queste controindicazioni. Effetti collaterali. Nati dalla frustrazione di non contare nulla.”

“Il disimpegno? Colpa di quegli artisti che hanno affrontato temi sociali con poche idee e troppa retorica. Lo snobismo allontana le persone. Io invece tratto temi scottanti giocando.”

“Mettere parole in rima, non significa necessariamente essere un rapper. Io tecnicamente utilizzo lo stilema rap, ma non rappresento la cultura hip hop. Quindi possiamo dire che io sono "rapper per comodità."”

“In classe mangio una banana che mi dà, | quindici minuti di notorietà, Underground Velvet.”

“Fatti un'opinione o finirai come i fatti di metadone. (da Il silenzio dei colpevoli, n. 7)”

“Fu così che il Capa venne identificato come cantautore "trasversale". "Trasversale è un aggettivo che coniano per le persone di cui non sanno che cazzo scrivere" – fu il lapidario commento del compositore.”

“[…] la musica è un po' come un origami. Se lo spieghi, è solo un foglio.”

“Il tipo di uomo che recita il Sutra del loto | poi dopo si butta nel vuoto, | vorrei raggiungere il Nirvana | come loro, idem, | raggiungere i Nirvana | non il loro leader. (da Confusianesimo, n. 5)”

“Il rap, avendo la possibilità di raccontare se stessi in un flusso incontrollato e incontrollabile, richiama un po' il flusso di memoria, e quindi Freud e Jung.”

“Ho le scarpe fradice, le ossa pure, | come tuoni lontani echeggiano le mie paure. (da Dannata giornata di pioggia, n. 4)”

“Non sono più lo stesso di un secondo fa, | nel mio caso, fidati, pure un secondo fa. (da Prosopagnosia, n. 1)”

“C'era una volta, tanto e tanto tempo fa, un ragazzo che non sapeva fare niente, che non aveva nessuna passione e nessuna voglia di lavorare. Tutto ciò che desiderava era diventare famoso, senza alcun merito, senza alcun talento. Caratteristica talmente comune e diffusa che non poteva neanche essere presa come merito o demerito.”

“Sessantotto sì, Sessantotto no. Sessantotto giusto, Sessantotto sbagliato. Sessantotto borghese, Sessantotto proletario. Sessantotto pacifico, Sessantotto violento.”

“Vorrei sapere la mia lingua meno di Biscardi, | criticare sgorbi disegnati da Sgarbi, | mettere peli sotto le ascelle di Barbie, | sapere che Wilma se la fa con Barnie, | che di nascosto Red Ronnie s'abbuffa di carni.”

“Se la mia donna caga missili io la ripudio.”

“Se ti hanno umiliato, insultato, fatto cornuto… | Beh, se ti hanno portato al limite tu resta muto!”

“Prendi esempio da tanti uomini grandi, come il mahatma Gandhi, | da tanti non violenti diventati Santi.”

“Il prossimo è facile odiarlo, | se sei forte amalo | che a fare stragi siamo tutti Capaci.”

“L'acqua che butti sul mio fuoco diventa benzina, | ogni insulto è manichino per la mia vetrina. | Sappi che la mia dottrina | se ne fotte di chi sta dopo e chi prima.”

“Mi piace che mi grandini sul viso | la fitta sassaiola dell'ingiuria, | l'agguanto solo per sentirmi vivo | al guscio della mia capigliatura.”

“C'è penuria di muri adibiti alla memoria, | pura vanagloria, fa male come un dente che si caria | il mio debole per le vittime della storia; | le hanno odiate, umiliate, lasciate alla sorte | per fagli la corte dopo la morte.”

“[…] schivo ogni giudizio, | ho la riflessione come vizio, | il mio fine è fare di ogni fine un buon inizio.”

“Mi sazio di un dizionario vario più dei santi del calendario!”

“Mi piace sapermi diverso, | piacere perverso che riverso in versi su fogli sparsi, | nei capoversi dei giorni persi nei miei rimorsi.”

“Italiani brava gente, italiani dal cuore d'oro, | l'Italia è una repubblica fondata sul lavoro | di santi, di poeti, di mafiosi e navigatori | ma tutti rivorrebbero tra le dita la Montessori.”

“Inglesi professori che non imparano altra lingua, | inglesi non dovranno mai cambiare moneta, | inglesi guideranno sempre dal lato sbagliato | per questo chi va a Londra so che ritorna un po' cambiato.”

“Quando c'era lui i treni partivano in orario, | quando c'era lui ci deportavano in orario, | quando c'era lui non c'eravamo noi | che se c'eravamo noi saremo stati impallinati.”

“I politici no no non sono più quelli di una volta | le donne no no no non sono più quelle di una volta | io no no no no non sono più quello di una volta | solo la retorica è rimasta la stessa!”

“Ne ho piene le palle | piuttosto non esco, | nel gregge rimango | soltanto se faccio il pastore tedesco.”