Ennio Flaiano: Frasi popolari

Frasi popolari di Ennio Flaiano · Leggi le ultime citazioni e frasi celebri nella raccolta
Ennio Flaiano: 189   frasi 580   Mi piace

“La stupidità degli altri mi affascina, ma preferisco la mia.”

libro Frasario essenziale per passare inosservati in società
Il gioco e il massacro

“Adesso che mi ci fai pensare, mi domando anch'io che cosa ho conservato di abruzzese e debbo dire, ahimè, tutto; cioè l'orgoglio di esserlo che mi riviene in gola quando meno me l'aspetto, per esempio quest'estate in Canada, parlando con alcuni abruzzesi della comunità di Montreal, gente straordinaria e fedele al ricordo della loro terra. Un orgoglio che ha le sue relative lacerazioni e ambivalenze di sentimenti verso tutto ciò che è Abruzzo. Questo dovrebbe spiegarti il mio ritardo nel risponderti; e questo ti dice che sono nato a Pescara per caso: c'era nato anche mio padre e mia madre veniva da Cappelle sul Tavo. I nonni paterni e materni anche essi del Teramano, mia madre era fiera del paese di sua madre, Montepagano, che io ho visto una sola volta di sfuggita, in automobile, come facciamo noi, poveri viaggiatori d'oggi… Tra i dati positivi della mia eredità abruzzese metto anche la tolleranza, la pietà cristiana (nelle campagne un uomo è ancora nu cristiane), la benevolenza dell'umore, la semplicità, la franchezza nelle amicizie; e cioè quel sempre fermarmi alla prima impressione e non cambiare poi il giudizio sulle persone, accettandole come sono, riconoscendo i loro difetti come miei, anzi nei loro difetti i miei. Quel senso ospitale che è in noi, un po' dovuto alla conformazione di una terra isolata, diciamo addirittura un'isola (nel Decamerone, Boccaccio cita una sola volta l'Abruzzo, come regione remota: «Gli è più lontano che Abruzzi»); un'isola schiacciata tra un mare esemplare e due montagne che non è possibile ignorare, monumentali e libere: se ci pensi bene, il Gran Sasso e la Majella son le nostre basiliche, che si fronteggiano in un dialogo molto riuscito e complementare… Bisogna prenderci come siamo, gente rimasta di confine (a quale stato o nazione? O, forse, a quale tempo?), con una sola morale: il lavoro. E con le nostre Madonne vestite a lutto e le sette spade dei sette dolori ben confitte nel seno. Amico, dell'Abruzzo conosco poco, quel poco che ho nel sangue.”

Origine: Da una lettera citata in Pasquale Scarpitti, Disincanto, Sarus, Teramo, 1972.

“Il peggio che può capitare a un genio è di essere compreso.”

Autobiografia del Blu di Prussia, Taccuino del Marziano
Origine: In Un marziano a Roma la frase continua: "il peggio che può capitare a un genio è di essere compreso prima ancora di dire: «a»".

“Ci deve essere qualcosa di più noioso dei libri che si scrivono sulla Cina: la Cina stessa.”

1993, p. 29
Frasario essenziale per passare inosservati in società

“Il mio gatto fa quello che io vorrei fare, ma con meno letteratura.”

Autobiografia del Blu di Prussia, Taccuino del Marziano
Origine: Riportato anche in Un marziano a Roma e altre farse, nella forma: «Un gatto fa quello che io vorrei fare, ma con meno letteratura».

“Un buon scrittore non precisa mai.”

Tempo di uccidere

“Mi spezzo ma non m'impiego.”

Frasario essenziale per passare inosservati in società

“Devoto: Fra 30 anni l'Italia sarà non come l'avranno fatta i governi, ma come l'avrà fatta la televisione.”

Don't Forget
Origine: Spesso attribuita interamente a Flaiano, con la parte iniziale omessa. Come specificato dall'autore stesso nell'articolo Sui colli di Roma pubblicato sullEspresso del 28 giugno 1970, Flaiano cita a memoria uno scritto di Giacomo Devoto.

“L'omosessualità per la classe povera non è un vizio ma un modo per accedere alle classi superiori.”

1993, p. 42
Frasario essenziale per passare inosservati in società