Frasi di Fabri Fibra

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“Qualunque cosa dica è detta per intrattenere, | la vita è come lirica dipende dal tenore. | Se io fossi un attore sarei in un film del terrore, | sono come una chitarra con il distorsore. | Nella scena lascio il tratto come un trattore.”

“Se sbagli in pubblico la gente ride, | sbaglia meno chi ha poche idee.”

“Che ne diresti di farti quattro passi nei pressi degli eccessi | basta saperne gli accessi | dimmi che vuoi cambiare finché interessi | vedi che puoi cambiare tutto tranne noi stessi | stessi discorsi alla stessa ora | ora che neanche sai in casa tua chi ci vorresti.”

“Ma sai cos'è la sfiga? | Chi manifesta al G8 e poi finisce a terra con un colpo in testa! | E sai cos'è uno sbirro? Chi viene assolto in piazza con la divisa anche se poi gli parte un colpo!”

“Io quando parlo con mio padre sento il gelo dentro me | perché non parla con mia madre e lei non parla più con me | sono un pazzo vagante insano tanto quanto te | che diventa schizofrenico in classe (chi cazzo c'è?)!.”

“Ho il piacere di introdurre questo nuovo cantante | si chiama Fabri Fibra, il grillo parlante, | Bob Marley al confronto fuma che è un dilettante, | le rime del Fibroga sono un trip agghiacciante.”

“E se crollo mi dispiace, | sarò un'altra delusione.”

“Incomprensioni sono così strane, | sarebbe meglio evitarle sempre | e non rischiare di aver ragione | che la ragione non sempre serve.”

“Nel mio disco dico il cazzo che mi pare, | piscio sulla Arcuri, cago sulla Barale.”

“Ho visto Giusy Ferreri guidare una Ferrari | con di fianco Ferrara che mangiava un Ferrero.”

“A dodic'anni a contare le stelle, | a trent'anni a contare le parcelle.”

“Che tempi! | Bisogna stare pronti per schivare i colpi. | Che tempi! | Bisogna stare attenti | e mettere da parte i buoni sentimenti, | proteggersi le spalle e lottare con i denti.”

“Del mio successo sarai sorpreso, io no | sapevo già tutto come Yoko Ono.”

“Sono diventato un mostro, come un buco nero, | troppo grosso, più dell'universo intero.”

“Mi danno comandi che non seguo più, | vorrei fare tutto a modo mio.”

“[Laura Chiatti] L'ho incontrata a una festa. Ero ubriaco e le ho detto proprio quelle cose. Non l'ho più rivista, avrà una vita da cinema e tronisti. Tanto io preferisco le ragazze punk.”

“Gli italiani vivono malissimo il lavoro. Meno male che è nel primo articolo della Costituzione, che è decisamente da cambiare. […] Propongo di cambiare questo benedetto primo articolo della Costituzione: l'Italia è una Repubblica democratica (questo lo teniamo) fondata su: le ferie e le vacanze, l'evasione fiscale, l'arte (che non si mischia mai coi soldi, ricordiamolo) e il lavoro degli altri. Non del mio.”

“Questo cazzo di Fabri Fibra mi ha rovinato l'intera vita | o magari è tutto il contrario e me l'ha salvata l'intera vita.”

“Vorrei chiedere al Presidente del Consiglio: | "Quando ha tempo e se ha voglia può darmi un consiglio? | Come fa una persona con questa busta paga | a mantenerci una casa, a mantenerci un figlio?”

“Il lavoro ci rende schiavi, sono concetti vaghi, | sono concetti vani | se in casa hai tre divani.”

“In testa una porta, fatemi entrare | alla ricerca dell'Eden mentale.”

“Non sono in cerca di parole, | sono in cerca di Dio come ogni scrittore.”

“Tutto cambia intorno e dentro noi, | guarda il tempo, fuori piove ancora, | puoi raggiungere ogni cosa che vuoi | solamente una volta sola.”

“I media controllati da chi sta al potere | ci fanno sapere quello che vogliono farci sapere.”

“Mi addormento sognando che mi sveglio in una bara | mi masturbo con davanti il videoclip di Paola e Chiara.”

“Io di notte non dormo più, | io dagli occhi vedo blu | e di certo non sei tu a descrivermi Gesù. | In Italia nord e sud fa la croce all'ovest e all'est | e ti fottono con un test | una vita di merda | e di stress.”

“Ho ventotto anni ragazze, contattatemi, scopatemi, | e se resta un po' di tempo presentatevi, | non conservatevi, datela a tutti anche ai cani, | se non me la dai, io te la strappo come Pacciani.”

“Hai comprato il mio cd e lo canti tutto a memoria, | è uno scandalo quando poi | l'hai copiato a metà scuola.”

“Ricordati di me perché io faccio un casino, | ricordati di me te l'ha detto anche Muccino, | ho il diavolo in corpo e la testa di un bambino, | io non ti presto un soldo perché sono un rabbino, | abbino | sfiga e disgrazia quando rimo, | nella mia fronte trovi scritto "cretino" | ma ad ogni mio disco fanno tutti l'inchino.”

“Ho una pessima immagine e mi è convenuto, | la cultura domina con belle immagini prive di contenuto.”

“Non darmi la colpa | se il lavoro che fai non paga bene, | stringi i denti e sopporta.”

“Laura Chiatti me la voleva dare | ma io dovevo lavorare, lavorare, lavorare, | ancora lavorare, ancora lavorare, ancora lavorare…”

“Polvere alla polvere, | cenere alla cenere | e cazzate di questo genere, | passione che brucia, | fuoco per uno o per tutti, | tutti per uno, parole in fumo.”

“In Italia non c'è più destra e sinistra, | il potere calpesta e amministra.”

“Burocrazia, | l'Italia si squaglia come burro, è pazzia.”

“Lo sa bene lo scienziato, può darsi che la morte | arrivi prima del successo che apre le porte, | una vita per una scoperta che non vedrai mai davvero | come chi scrive una canzone e muore prima di vedere che la balla il mondo intero.”

“La figa ti frega, ti pressa, | entri tu ma lei ti entra in testa.”

“In Italia l'omosessualità è accettata solo su un palco, nella realtà i gay vengono bastonati in piazza. Vorrei che questi artisti invece di mettersi il lucidalabbra facessero uscire il messaggio che si può vivere l'omosessualità, tabù in Italia, in maniera naturale.”

“[Laura Chiatti] La stimo, è una brava attrice. Citandola voglio dire che la tv ti fa credere che la puoi avere solo se sei famoso e non se hai una vita normale. L'ho conosciuta quando sono diventato qualcuno, quindi quello che pensavo da ragazzo di provincia è vero.”

“Ci piace da matti, ciascuno nel suo ramo, rompere le palle a chi sappiamo noi. E ci piace pure raccontare quel che vediamo con un linguaggio politicamente scorretto, senza chiedere il permesso a nessuno.”

“In classe mettono un crocifisso per educarci, | ti prendono a schiaffi se lo stacchi | tu non provarci!”

“Non domandarti come passano i giorni e le notti, | non guardi mamma mentre piange e lacrima dagli occhi.”

“Voglio dirti una cazzata e lo sanno i miei, | ma le rime non mi mandano in Hit Parade.”

“Un anno al buio, palle di cuoio, | crisi di testa, a momenti muoio.”

“Quando fai così mi fai impazzire | eppure io di te non mando giù l'odore, | tuo padre per te vorrebbe un dottore | e invece stai con me che giro col trattore.”

“Tengo i ritmi serrati | in venti metri quadrati! | Ho la morte negli occhi | e tengo i giorni contati! | Tocco temi scontati! | Non chiamatemi artista! | Io ti creo un altro mondo, | lo sa anche il mio analista!”

“Ma dimmi che farai quando cala il successo | alla fine di tutto questo.”

“Ho un amico che si chiama da solo, | si manda i messaggi con scritto "Tesoro", | si guarda allo specchio dicendo "Ti adoro", | vorrei dirgli "Ma trovati un lavoro!"”

“In pochi ce la fanno come col mutuo, | io ce l'ho fatta ma non so cosa ho ottenuto.”