“Quanto più i popoli procedono nella civiltà, e tanto più questo stato di vacuità delle passioni s'accresce, perocché ne nasce allora questo miserabil fatto, che gli esempi frequentissimi che abbiam sotto gli occhi, e tanti libri che trattano dell'uomo e dei sentimenti, ci rendono abili sì, ma senz'esperienza, e siamo disingannati senz'aver goduto, e ancor ci rimangono appetiti, quando già sono tutte svanite le illusioni; l'immaginazione è ricca, copiosa, meravigliosa; la realtà povera, gretta, spoglia di lusinghe; e abitiamo un mondo vuoto con un cuore ripieno, e siam già sazj di tutto, senz'aver di nulla gustato.”

parte II, lib. III, cap. IX, 1854, pp. 396-397

Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia
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François-René de Chateaubriand 30
scrittore, politico e diplomatico francese 1768–1848

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“[Il Barocco] I difetti del secolo, ripeto, furono difetti napoletaneschi, difetti di un popolo che ha più immaginazione che fantasia, più acume ed arguzia che sentimento e passione, il quale rimane con la testa fredda in mezzo agli impeti più selvaggi ed arzigogola e sofistica anche quando sragiona.”

Vittorio Imbriani (1840–1886) scrittore italiano

Origine: Da Il gran Basile, Giorn. Napol. di Fil. e Lett., Sc. Mor. e Pol., Vol. I e II, Napoli, 1875-76; Vol. II, p. 448. Citato in I classici italiani nella storia della critica, opera diretta da Walter Binni, vol. I, da Dante a Marino, La Nuova Italia, Firenze, 1974, p. 679.

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“L'illusione è speranza ormai svanita.”

Roberto Gervaso (1937) storico, scrittore, giornalista

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