“Anna che in bianco drappo si avvolge e abbandona | i dormenti capelli sugli occhi male aperti, | contempla le sue braccia mollemente adagiate | sulla pelle incolore del ventre discoperto. || Ella vuota, ella riempie d'ombra il suo petto lento, | e come un ricordo che preme le sue carni, | una bocca spezzata e piena d'acqua ardente | svolge il sapore immenso ed il riflesso dei mari. || Alfine in abbandono, libera d'esser nuova, | l'addormentata sola dall'ombre colorate | fluttua sul grigio letto e con un labbro riarso | nella tenebra sugge un soffio amaro di fiore. || E sul lenzuolo dove increspa l'alba insensibile, | cade, d'un braccio gelido sfiorato di carminio, | la rilassata mano cui sfugge la delizia | tra le sue dita ignude spogliate dall'umano.”
da Anna
Album di versi antichi
Argomenti
abbandono , acqua , amaro , bianco , bocca , braccio , bracco , capello , colorato , delizia , drappo , essere , fiore , grigio , ignudo , labbro , lento , lenzuolo , letto , male , mano , ombra , pelle , petto , ricordo , riflesso , sapore , soffio , solaio , tenebra , ventre , piena , aperto , alba , liberoPaul Valéry 150
scrittore, poeta e aforista francese 1871–1945Citazioni simili
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(1802–1861) giurista tedesco
Origine: Storia della filosofia del diritto, p. 2