
“Il male è tanto più tollerabile quanto più lo si conosce.”
XXIII, 3; 1997
[N]otissimum quodque malum maxime tolerabile.
Ab urbe condita, Libro XXI – Libro XXX
I dolori del giovane Werther
“Il male è tanto più tollerabile quanto più lo si conosce.”
XXIII, 3; 1997
[N]otissimum quodque malum maxime tolerabile.
Ab urbe condita, Libro XXI – Libro XXX
da Il Mattino, 2 giugno 1934; citato in Gianfranco Gori, Alessandro Blasetti
Qualche parola su Leopardi [1983], p. 24
Fascinazione della cenere