“Quando arrivano a 90 anni, [gli Struldbrugs, immortali] perdono i denti e i capelli; non sentendo più il gusto dei cibi, mangiano e bevono senza provar piacere. Le loro malattie si prolungano senza più aggravarsi né dar luogo a guarigione. Nel parlare, essi dimenticano i nomi dei più comuni oggetti e dei più intimi amici; non possono neppure dilettarsi dei libri, non ritenendo a memoria le prime parole d'un periodo fino alla fine del medesimo, e così anche quest'ultimo svago è loro vietato. Inoltre, essendo la lingua luggnagghiana molto proclive a cambiare, gli Struldbrugs nati ed educati in un secolo stentano a capire gli uomini nati nei secoli seguenti, e duecento anni dopo non possono più sostenere una conversazione coi propri bisnipoti, sicché si trovano sempre come stranieri nella loro patria stessa.”

1921, p. 174
I viaggi di Gulliver

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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“I ricordi ci uccidono. Senza memoria, saremmo immortali.”

Gesualdo Bufalino (1920–1996) scrittore

Origine: Il malpensante, Febbraio, p. 21

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“Un uomo può sopportare molto finché può sopportare se stesso. Può vivere senza speranza, senza amici, senza libri, perfino senza musica, fino a quando può ascoltare i propri pensieri.”

da La storia di san Michele; citato in Selezione dal Reader's Digest, gennaio 1960, p. 118
La storia di San Michele

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