“Un capolavoro del (nostro) Novecento? Casa d'altri, di Silvio D'Arzo. Valeva senz'altro la pena che Einaudi, in un momento in cui si sprecano prefazioni, postfazioni, apparati biobibliografici per coserelle e cosacce, informasse il lettore su chi è D'Arzo - lo scrittore reggiano è ancora sconosciuto ai più -, sulla sua brevissima vita (morì a 32 anni), sulle sue opere principali (che appartengono per certe cose al genere delle ghost stories originalmente rivisitato). Segnalo qui almeno altri due suoi libri: il racconto giovanile Essi pensano ad altro che, brulicante di marginali, frustrati e irregolari nostrani, ha sprazzi di grande potenza visionaria, e Penny Wirton e sua madre, racconto della maturità, pieno d'incanti e di adulte tristezze. Ma come prima cosa chi non conosce D'Arzo corra a comprare Casa d'altri (al mirabile racconto ne fanno seguito altri tre di cui uno datato, probabilmente per una svista) e mi sarà grato in eterno.”

Origine: Da Un capolavoro del (nostro) Novecento?, "Linus", aprile 1981; poi in Scompartimento per lettori e taciturni. Articoli, ritratti, interviste, Feltrinelli, 1997.

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 22 Maggio 2020. Storia

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“Soltanto una vita vissuta per gli altri è una vita che vale la pena vivere.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco

Origine: Dalla risposta alla domanda dei redattori di Youth, citato nel New York Times, 20 giugno 1932.
Origine: Pensieri di un uomo curioso, p. 141

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