“L'origine etimologica della parola «O. V. R. A.» pare sia il frutto di un errore dattilografico: avendo Mussolini detto a Bocchini che il nuovo organismo di spionaggio e d'informazione doveva distendersi come una «piovra» su tutto il Paese in una relazione a lui diretta la riproduzione di questa parola grazie al salto delle lettere P ed I era diventata «ovra». Mussolini si entusiasmò di quel termine così amputato anche perché la sigla poteva ora dire varie cose sempre attinenti allo scopo intimidatorio e misterioso: «Opera volontaria repressione antifascismo», oppure «Organizzazione vigilanza e rastrellamento antifascisti». Se si fosse detto subito «piovra» la gente avrebbe capito a volo e non ci sarebbe stato proprio niente di nuovo e di pauroso, mentre un qualche brivido di spavento bisognava pur farlo provare.”

—  Cesare Rossi

Arturo Bocchini, il superdittatore giocondo, ovvero la storia della polizia fascista. La fortuna di una sigla, pp. 224-225
Personaggi di ieri e di oggi

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 22 Maggio 2020. Storia

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“È ingovernabile questo Paese. Mussolini diceva che è inutile governare l'Italia, poi un giorno ha detto "È impossibile governare l'Italia" e io lo ripeto. Sto leggendo, tra l'altro, i diari di Mussolini e le lettere della Petacci e devo dire che mi ci ritrovo in molte situazioni.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2011
Origine: Benito Mussolini: «Governare gli italiani non è difficile, ma inutile».
Origine: Durante la presentazione di un libro si Bruno Vespa; citato in Berlusconi: "Italia ingovernabile, mi sento Mussolini" http://video.repubblica.it/dossier/decreto-salva-italia/berlusconi-italia-ingovernabile-mi-sento-mussolini/83807/82197, Repubblica.it, 15 dicembre 2011.

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“Il sacrificio non è altro, nel senso etimologico della parola, che la produzione di cose sacre.”

Georges Bataille (1897–1962) scrittore, antropologo e filosofo francese

Origine: Da Critica dell'occhio.

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“Mussolini ha sempre ragione!”

Leo Longanesi (1905–1957) giornalista, pittore e disegnatore italiano

da L'italiano, 11 febbraio 1926; ora in Vademecum del perfetto fascista, Vallecchi

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“Evitare le parole stravaganti. […] Tutti i termini pedanti non servono allo scopo.”

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Origine: Da Operazione Shylock.

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“Mi pare che vi sia una certa differenza tra la posizione italiana e quella tedesca, nel senso che un accordo con quest'ultima potrebbe avere qualche possibilità di sopravvivere per una ragionevole durata, specialmente se esistesse un impegno personale di Hitler, mentre Mussolini è, mi pare, un vero e proprio gangster e la sua parola d'onore non significa niente.”

Anthony Eden (1897–1977) politico britannico

Origine: Da una lettera a Neville Chamberlain sulla possibilità di una riproposizione del fronte di Stresa; citato in Ennio Di Nolfo, Storia delle relazioni internazionali. [Dal 1918 ai giorni nostri], Laterza, Roma, 2008, p. 225. ISBN 978-88-420-8734-2

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“R: Quattro delle cinque cose, allora ne poteva dire solo quattro! È come se arriva Mosè con la Tavola dei Dieci Comandamenti e dice: "Ahò, m'ha detto Dio che su sti dieci, se si può sei o sette…"”

Enzo Biagi (1920–2007) giornalista, scrittore e conduttore televisivo italiano

Il Fatto; "Serata d'onore con Roberto Benigni" 10 maggio 2001
Lettera d'amore a una ragazza di una volta, Rai, Con Roberto Benigni

“[…] il paese nativo della famiglia Bocchini da secoli si chiamava San Giorgio alla montagna, ma siccome i suoi colleghi ed amici solevano canzonarlo dicendogli: «Senti uomo della montagna… Vieni qua, montanaro…», Don Arturo fece fare un Decreto con cui quel nome veniva cambiato in quello più ambito e meno equivoco di San Giorgio del Sannio. (Arturo Bocchini, il superdittatore giocondo, ovvero la storia della polizia fascista. Le oneste origini familiari, p. 209)”

Cesare Rossi (1887–1967) politico e sindacalista italiano

Personaggi di ieri e di oggi
Variante: [... ] il paese nativo della famiglia Bocchini da secoli si chiamava San Giorgio alla montagna, ma siccome i suoi colleghi ed amici solevano canzonarlo dicendogli: «Senti uomo della montagna... Vieni qua, montanaro...», Don Arturo fece fare un Decreto con cui quel nome veniva cambiato in quello più ambito e meno equivoco di San Giorgio del Sannio. (Arturo Bocchini, il superdittatore giocondo, ovvero la storia della polizia fascista. Le oneste origini familiari. p. 209)

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