“L'insieme di moneta, prezzi e produzione fu decisamente più instabile dopo l'istituzione della Federal Reserve System che prima. Il periodo di più drammatica instabilità della produzione fu, di sicuro, nel periodo fra le 2 guerre, che include le gravi contrazioni (monetarie) del 1920-1, 1929-33 e 1937-8. nessun altro ventennio della storia americana contiene altrettante gravi contrazioni come queste tre.
Quest'evidenza mi persuade che almeno un terzo dell'aumento dei prezzi durante e poco dopo la I Guerra Mondiale è attribuibile all'istituzione del Federal Reserve System… e che la gravità di ciascuna di queste contrazioni (1920-1, 1929-33 e 1937-8) è direttamente attribuibile agli atti commessi od omessi dalle autorità della Reserve…
Qualsiasi sistema che dia così tanto potere e discrezionalità a così poche persone, di modo che questi errori (scusabili o no) posson avere un effetto così importante, è un cattivo sistema. È un cattivo sistema per coloro che credono nella libertà anche solo perché dà a pochi uomini un tale potere senza nessun controllo da parte della politica: questo è l'argomento politico fondamentale contro una banca centrale indipendente…
Per parafrasare Clemenceau, la moneta è una cosa troppo importante perché sia lasciata ai banchieri centrali.”

citato nel film The Money Masters, 1995

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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“La Federal Reserve alla fine ha causato la Grande Depressione contraendo l'ammontare di moneta in circolo di un terzo dal 1929 al 1933.”

Milton Friedman (1912–2006) economista statunitense

dall'intervista alla National Public Radio, gennaio 1996

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“Ci son state ripetute recessioni in centinaia d'anni, ma quello che ha convertito [il crac del 1929] in una recessione imponente è stata una cattiva politica monetaria. La Federal Reserve system [la Banca Centrale USA] è stata istituita per prevenire quel che in effetti è successo. È stata messa su per evitare una situazione nella quale tu hai il fallimento delle banche, nella quale tu hai una crisi bancaria. E pure, sotto il Federal Reserve system, c'è stata la peggiore crisi bancaria nella storia degli Stati uniti. Non c'è altro esempio al quale possa pensare di una misura presa dal governo che produce così chiaramente l'opposto del risultato per la quale era stata pensata. Quello che è accaduto è che la FED seguì politiche che portarono alla riduzione di un terzo della quantità di moneta. Per ogni 100$ in cartamoneta, nei depositi, in bilancio, in circolo, esistente nel 1929, quando si fece il 1933 erano rimasti solamente circa 65 o 66$. Questo straordinario collasso del sistema bancario, con circa un terzo delle banche fallite completamente, con milioni di persone i cui risparmi sono stati letteralmente spazzati via, questa riduzione non fu assolutamente necessaria. In ogni momento, la Federal Reserve aveva il potere e la conoscenza di poter fermare tutto questo. E ci fu gente in quel periodo che li incitava a farlo. Così è, a mio parere, chiaramente un errore di politica che portô alla Grande Depressione.”

Milton Friedman (1912–2006) economista statunitense
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“La diminuzione della moneta in un Paese e il suo aumento in altro non ha effetti solo sul prezzo di un prodotto ma sul prezzo di tutti.”

David Ricardo (1772–1823) economista britannico

Origine: Citato in AA.VV., Il libro dell'economia, traduzione di Olga Amagliani e Martina Dominici, Gribaudo, 2018, p. 85. ISBN 9788858014158

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“Ma come sappiamo quando l'irrazionale esuberanza ha inopinatamente gonfiato i prezzi dei beni, che poi diventano soggetti a inaspettate e prolungate contrazioni come è accaduto in Giappone nel decennio passato?”

Alan Greenspan (1926) economista statunitense

da www.federalreserve.gov http://www.federalreserve.gov/boarddocs/speeches/1996/19961205.htm, 5 dicembre 1996

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“L'uomo aumenta di prezzo, che è lui stesso a pagare.”

Stanisław Jerzy Lec (1909–1966) scrittore, poeta e aforista polacco

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“L'ossimoro non è una ridondanza ma una contrazione, non uno scialo ma un'economia.”

Gesualdo Bufalino (1920–1996) scrittore

Origine: Il malpensante, Marzo, p. 30

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