“Al conte Francesco Cassi, a Pesaro.
Recanati 5 maggio 1817
Amico e cugino carissimo, Tengo ben volontieri l'invito che mi fate di lasciar da parte le cerimonie parlando con voi, e però non vi domando scusa dell'errore che ho preso con un giudizio troppo precipitato, non però calunnioso, come voi dite, scambiando un poco i vocaboli, perché oltreché il dir male di me non sarebbe stato pur peccato veniale, lo scherzare così urbanamente come si facea in quell'articolo, e con così poche parole, e sopra cosa da nulla, non potea fare che persona del mondo se ne offendesse.”
p. 33
Argomenti
arte , mondo , amico , articolo , cerimonia , conte , contea , cosa , cugino , dir. , domanda , errore , giudizio , invito , maggio , male , parola , parte , peccato , persona , scusa , stato , vocabolo , poco , fare , preso , nullaGiacomo Leopardi 224
poeta, filosofo e scrittore italiano 1798–1837Citazioni simili

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Origine: Visibile in Un Due Tre Stella - Vichi 'er presentatore non conforme' per CasaPau https://www.youtube.com/watch?v=ceud1y0Oy7k, YouTube.com, 12 aprile 2012.
da Commento alla stampa del giorno http://www.youtube.com/watch?v=eMTL8bS-7G0, Radio Maria

Origine: Dall'intervista parallela con Eva Henger, Le Iene, Italia 1, 17 ottobre 2002.
“Confida così tanto in un amico da non lasciar spazio a un nemico!”
Ita crede amico, ne sit inimico locus.
Fidati dell'amico quel tanto che non gli consenta di diventare tuo nemico.
Sententiae