“I fondatori di religioni che subordinano la salvezza alla condizione che si creda in loro mi sono sempre sembrati patetici. È come se per credere in se stessi avessero bisogno della fede degli altri. Mi ricordano quelle vecchie divinità pagane che languivano e s'indebolivano se non erano sostenute dai sacrifici dei devoti. Advaita non chiede che si accetti alcunché a occhi chiusi; esige solo un desiderio appassionato di conoscere la Realtà; dichiara che Dio si può sentire con la stessa certezza della gioia o del dolore. E ci sono oggi in India uomini – ne conosco a centinaia – che hanno la certezza di aver sentito Dio. Quest'idea che si potesse raggiungere la realtà attraverso la conoscenza mi appagò prodigiosamente. In epoche più vicine a noi, i savi dell'India, considerando le infermità umane, hanno ammesso che la salvezza si può raggiungere attraverso l'amore e le opere, ma non hanno mai negato che la via più nobile, anche se la più ardua, sia quella della conoscenza, giacché il suo strumento è la facoltà più preziosa dell'uomo: la sua ragione.”

Larry: cap. VI, 6
Il filo del rasoio

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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da Taccuini per I Demoni, a cura di Ettore Lo Gatto, 1958
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Jo-Wilfried Tsonga (1985) tennista francese

Origine: Citato in Vincenzo Martucci, «Il mio tennis è pura emozione» http://archiviostorico.gazzetta.it/2010/aprile/13/mio_tennis_pura_emozione__ga_10_100413058.shtml, Gazzetta dello Sport, 13 aprile 2010.

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