“Le interpretazioni che si danno di questa tradizione, da parte di studiosi del folklore, sono, per così dire, interne: riconoscono cioè un ruolo non del tutto eterodosso ai "giudei" di San Fratello rispetto alla liturgia cattolica. I Giudei sono gli uccisori di Cristo: perciò, nella rappresentazione della passione di Cristo, nelle ore in cui Cristo viene condannato e crocifisso, essi demoniacamente si scatenano, fanno carnevale. E ritengono, gli studiosi, che in definitiva si tratti appunto di un confluire del carnevale nella Pasqua cristiana. Ma si dovrebbe anche tener conto del fatto che a travestirsi da "giudei" sono i contadini, e i pastori, e che per l'occasione, sotto quel travestimento, in passato più che attualmente, venivano a godere di certi privilegi, di certe libertà. La parte più conculcata, più oppressa, più misera della popolazione di San Fratello, mettendosi per quel giorno nel ruolo di un popolo non meno oppresso e perseguitato, si levava a beffeggiare, a insultare, a colpire; e ad irridere al sacrificio della croce.”
1991, p. 225
Argomenti
arte , dio , appunto , carnevale , cattolico , condannato , contadino , conto , cristiano , cristo , croce , crocifisso , danno , fatto , fratello , giorno , interno , interpretazione , liberto , liturgia , meno , miseria , misero , occasione , oppresso , parte , passato , passione , pastore , perseguitato , popolazione , popolo , privilegio , rappresentazione , rispetto , ruolo , sacrificio , san , studioso , tenero , tradizione , tratto , travestimento , uccisore , folklore , direLeonardo Sciascia 125
scrittore e saggista italiano 1921–1989Citazioni simili

dal giornale La Semaine, 1894; citato in Walter Peruzzi, Il cattolicesimo reale attraverso i testi della Bibbia, dei papi, dei dottori della Chiesa, dei concili, Odradek, Roma, 2008, p. 296
Dio esiste: io l'ho incontrato

“Non è Cristo a essere difeso dalla Chiesa, ma è la Chiesa che viene difesa da Cristo.”