“Mi rammento: una malinconia terribile aveva invaso tutto il mio essere; avevo una gran voglia di piangere; tutto destava in me sorpresa e mi rendeva inquieto. In modo più spaventoso ancora, mi opprimeva la sensazione che tutto era, ai miei occhi, estraneo, e comprendevo benissimo che quell'essere tutto estraneo mi uccideva. Rammento di essermi sottratto a questa prostrazione e a quel buio la sera in cui, giunto a Basilea, misi piede sul suolo svizzero per la prima volta… Mi fece tornare in me il raglio d'un asino sulla piazza del mercato. L'asino mi colpì fortemente e, al contempo, mi piacque molto: e, da quel momento, tutto parve rischiararsi nella mia mente.”
Myskin; II, 5
Argomenti
ancora , asino , buio , contempo , essere , estraneo , giunta , inquieto , invaso , malinconia , mente , mercato , modo , momento , piazza , piede , raglio , sensazione , sera , sorpresa , suolo , svizzera , voglia , prima , tornare , volta , piangereFëdor Dostoevskij 235
scrittore e filosofo russo 1821–1881Citazioni simili

8 gennaio 1994
il Giornale, Controcorrente – rubrica
“Se sento Dio, lo sento | in me come una forza che mi spinge | e non come un estraneo da adorare.”
La cronaca

Pianissimo
Origine: Da «Padre, se anche tu non fossi il mio»; citato in Luisi, p. 21.

Origine: Garibaldi, San Marino, 31 Luglio 1849. Citato in Pier Carlo Boggio, Storia politico-militare della guerra dell'indipendenza italiana (1859-1860), vol. I, Tipografia Scolastica di Sebastiano Franco e Figli e Comp, Torino, 1860, p. 493 https://books.google.it/books?id=RnE2o8fXmJsC&dq=&pg=PA493#v=onepage&q&f=false,

da Una storia d'amore e di vanità, n. 6
Da A ad A