Origine: Da Smalti e Cammei; citato in Pierre Gamarra, Il mistero della Berlurette, traduzione di Ugo Piscopo, G. B. Palumbo, 1972.
“Non lontano, Bianca, appoggiata al muro, cercava di «ripassarsi» la parte della recita. Di tanto in tanto la si sentiva borbottare:
Mentre che dietro pensieri malvagi | corre la gente con gran bramosia, | Marzo sghignazzando tra i nubifragi | schiude ai fiori di nascosto la via. [Théophile Gautier]
Gli occhi della fanciulla andavano dal quaderno al cielo e dal cielo al quaderno.”
Origine: Il mistero della Berlurette, p. 110
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dedica de I fiori del male; citato in prefazione a Théophile Gautier, Il romanzo della mummia, cura e traduzione di Laura Aga-Rossi, BEN, 1995
Origine: Citato in Georg Trakl, Poesie, introduzione, traduzione e note di Ervino Pocar, Rizzoli, Milano, 1974, p. 161.
“Se un uomo si giudicasse dal suo quaderno sarei ad un passo dall'essere Dio.”
“L'amore se ne andrà tanto lontano quanto è lontano dagli occhi.”
III, 21, 10