“Rispetto agli esperimenti precedenti, l’Anti-Blanchard contiene una novità didattica di non poco conto: esso infatti mostra in che modo, apportando semplici modifiche alle ipotesi di partenza del modello macroeconomico dominante, si possa pervenire a un modello alternativo caratterizzato da un sostanziale “ribaltamento” delle relazioni logiche e delle relative implicazioni di politica economica. Tale operazione presenta ovviamente dei limiti, come ad esempio la necessità didattica di operare entro i confini di una struttura logica simmetrica a quella del modello insegnato da Blanchard […] D’altro canto, proprio la simmetria formale tra il modello mainstream di Blanchard e il modello critico alternativo renderà più agevole e immediato il confronto tra le due impostazioni; in particolare, essa consentirà agli studenti di comprendere fin dai loro primi approcci alla materia che, al pari e forse più di ogni altra area del sapere scientifico, l’economia non è una “foresta pietrificata” ma al contrario rappresenta un campo di ricerca dinamico e in continua evoluzione, caratterizzato da intense controversie teoriche, da continue verifiche empiriche e da inevitabili, conseguenti dispute politiche.”

da Emiliano Brancaccio, Anti-Blanchard. Un approccio comparato allo studio della macroeconomia, Franco Angeli, Milano, 2012

Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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